Si è tenuta presso il compendio Viminale la riunione illustrativa dei decreti correttivi al D.Lgs 95/2017.
La delegazione del Dipartimento guidata dal Vice Capo della Polizia Prefetto Guidi e composta dal Dottor Bella, dalla dottoressa De Bartolomeis dell’U.R.S., e dai dirigenti Famiglietti e Caliendo, si è confrontata con le delegazioni dei sindacati maggiormente rappresentativi, per la Consap ha partecipato il dirigente nazionale Patrizio Del Bon.
In prima battuta sono stati illustrati i provvedimenti che saranno oggetto di proposta per l’approvazione da parte degli organi preposti.
Al termine della lunga esposizione di un numero elevato di misure nei settori più disparati del nostro sistema di organizzazione e di regole, si è potuto rilevare che la portata delle modifiche è irrilevante per la risoluzione delle storture scaturite dagli effetti del riordino.
In particolare si sono potuti rilevare solo alcuni punti di interesse nelle proposte che riguardano la
riduzione della durata dei corsi per vice ispettore e vice sovrintendente dall’ampliamento dei posti per il concorso per vice ispettore riservato e per vice ispettore tecnico.
Sugli altri punti, anche a causa della mancanza di documentazione sui cui pronunciarsi, si è preferito non esprimersi contestando il metodo di confronto.
In sede di dichiarazione la Consap ha ribadito la grande insoddisfazione per gli effetti del riordino, che anche in questa fase non è riuscito a soddisfare le aspettative delle donne e degli uomini della Polizia di Stato.
Alla previsione di un imminente provvedimento che consenta di intervenire sugli errori del riordino, superando gli attuali ostacoli rappresentati dall’assenza di risorse e dall’equiordinazione con gli altri attori del comparto, il nostro rappresentante, pur sottolineando la qualità del lavoro svolto dalla struttura di missione, ha espresso forte scetticismo sulle certezze manifestate memore, anche, delle recenti delusioni patite sul fronte contrattuale.
In chiusura è stato chiesto un incisivo intervento a tutela dei poliziotti da parte dell’organo politico che consenta di superare gli attuali ostacoli di natura formale che impediscono di raggiungere un obbiettivo soddisfacente per le legittime ambizioni di una dignitosa progressione di carriera degli appartenenti alla nostra comunità.
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