Nel corso dei recenti lavori del VI Congresso Nazionale della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, l’assemblea dei delegati ha anche voluto analizzare alcune tematiche sulle quali il sindacato intende impegnarsi.
Quella che segue è la sintesi dell’intervento del Dirigente Nazionale della Consap Andrea PARRINO.
Il sindacalista ha voluto mettere a confronto le aspettative dell’Amministrazione rappresentate nella Direttiva generale per l’attività amministrativa e per la gestione relativa all’anno 2023, che definisce le priorità politiche, gli obiettivi e i risultati attesi dall’azione del Ministero dell’Interno, che presenta evidenti punti di debolezza quali: le carenze di organico determinate nel tempo dall’attuazione dei provvedimenti che, tra il 2008 e il 2019, hanno disposto il blocco del turnover e imposto limitazioni alla sostituzione del personale in uscita; e le carenze economiche, susseguenti agli effetti delle passate misure di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica in termini di riduzione progressiva delle risorse finanziarie assegnate.
CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL MINISTERO
DELL’INTERNO
Art. 1 – Rispetto della dignità e dei diritti del dipendente
1. Il Ministero dell’Interno, di seguito denominato Amministrazione, ritiene imprescindibile la prevenzione e la sanzione di ogni e qualsiasi atto che offenda la dignità della persona umana, nella sua interezza e che ne comprometta la libertà personale e d’espressione.
2. L’Amministrazione garantisce il diritto dei dipendenti alla tutela da atti o comportamenti, che comportino discriminazioni di qualsiasi genere. In particolare, viene curato il contrasto al mobbing o a qualsiasi altra forma di discriminazione, da attuare con il ricorso a misure adeguate e tempestive, che consentano la cessazione dei comportamenti molesti.
3. L’Amministrazione, nella consapevolezza che le risorse umane siano fondamentali per l’assolvimento dei compiti istituzionali, si impegna a valorizzare l’impegno, il merito e la produttività di tutti i propri dipendenti e, nel rispetto della vigente normativa, ad offrire loro opportunità di formazione e valorizzazione professionale.
4. L’Amministrazione, al fine di garantire il diritto dei dipendenti ad un ambiente di lavoro sicuro e confortevole, s’impegna a porre in atto le iniziative necessarie a rendere idonei, sia sotto il profilo della sicurezza che sotto il profilo sanitario, gli ambienti ed i luoghi di lavoro, in conformità alla vigente normativa in materia.
Queste linee guida comportamentali necessitano però a parere della Consap di una maggiore attenzione complessiva alle esigenze del personale che si possono così schematizzare:
valorizzazione delle risorse umane: anche mediante l’ottimizzazione di progetti di formazione destinati a personale di organismi diversi dalle Forze di polizia impegnato, in virtù di norme e di specifiche convenzioni stipulate con gli Enti locali interessati, nella “sicurezza urbana”, nella “sicurezza sussidiaria”e nella “sicurezza complementare”;
ottimizzazione delle risorse in atto per finalità istituzionali delle Forze di Polizia, anche con interventi di razionalizzazione dei presidi sul territorio e con il miglioramento del processo di programmazione e verifica dei risultati della spesa;
analisi e lo sviluppo di attività assistenziali e preventive nei confronti del personale della Polizia di Stato volte altresì a prevenire eventuali forme di malessere e/o di disagio, ineludibili in una fase storica in cui le difficoltà lavorative sfociano troppo spesso in atti sconsiderati di autolesionismo anche estremo;
rispetto dei principi di legalità, integrità e trasparenza dell’azione amministrativa, nonché allo sviluppo delle politiche dell’e-government.
Con riguardo agli interventi volti a garantire il rispetto dei principi di legalità, integrità e trasparenza dell’azione amministrativa, nonché allo sviluppo delle politiche dell’e-government, si ritiene necessario: l’incremento del reclutamento del personale, il perfezionamento delle modalità attuative del lavoro agile, l’implementazione delle iniziative di formazione e aggiornamento, con particolare attenzione ai progetti finalizzati allo sviluppo e al miglioramento delle competenze organizzative e gestionali e delle competenze digitali dei dipendenti;
L’algoritmo dell’efficienza e del benessere del lavoratore, quindi doverà ricercarsi proprio ai fini della distribuzione del lavoro, nell’attenzione da riservare all’individuo, alle sue capacità, alla sua crescita professionale e personale.
Nella situazione attuale di grave crisi organica e di pressione sulle carriere, si ricerca l’intercambiabilità delle figure, delle mansioni, in grave contrasto con il principio dell’organizzazione gerarchica già in atto con lo schiacciamento della forza lavoro dei ruoli esecutivi rispetto al ruolo direttivo, perfezionato con l’atto ordinativo unico dipartimentale con la distinzione dei servizi del personale presso la Dagep (distacco del ruolo ispettori dal ruolo direttivo).
Il sindacato in questo frangente viene relegato ad un ruolo strumentale all’organizzazione amministrativa della Polizia di Stato e non più alla sua funzione corporativa, per la tutela del lavoratore e del sistema in cui esso lavora.
I sindacati sono rimasti a “guardare” secondo la visione generale, quanto più “collusi” al sistema politico amministrativo e contrattualistico. La condizione futura non sarà ben diversa a quella attuale se non si cambiano le regole del gioco, in interazione sindacale nel nuovo mondo così strumentalizzato e destinato all’implosione.
E’ giusto che i sindacati si prendano le responsabilità sui fallimenti delle proprie attività collusive con il sistema politico e di non tutela del lavoratore.
Una soluzione a questa inefficienza ridondante, cambiando le regole del gioco, è la trasparenza della componentistica sindacale presso ogni ufficio, con la presenza paritaria dei rappresentanti di più sindacati al fine di una corretta dialettica della distribuzione del lavoro e della tutela del lavoratore che deve valere anche per il personale in quiescenza che continua a esercitare la rappresentanza sindacale a seguito della modifica dell’art.83 della L.121/81 con l’art.7, comma 9-bis del d.l. 31/08/2013, n.101, per prevenire “monopoli di sigla sindacale” che favoriscono emarginazioni e disparità di trattamenti.
La trasparenza sindacale – relatore Dirigente Nazionale Consap Andrea Parrino.