Una corsa podistica alla quale ha partecipato anche la moglie Antonella, l’intitolazione della base del Cnes della Polizia di Stato di La Spezia a Punta del Pezzino e una rotatoria cittadina che ha preso il suo nome così si è sublimato il ricordo dell’impegno, della professionalità, dell’umanità di Rosario Sanarico a 15 mesi della sua scomparsa in attività di servizio. Domenica la corsa “memorial Rosario Sanarico”, poi, martedì scorso, a La Spezia la cerimonia d’intitolazione della Base navale del Centro nautico e sommozzatori della Polizia di Stato e il riconoscimento della città di la Spezia.
Alle cerimonia del martedì sono intervenuti il ministro dell’Interno Marco Minniti, il capo della Polizia Franco Gabrielli con le massime autorità civili e militari e i familiari dell’ispettore medaglia d’oro al valor civile.
La cerimonia ha avuto inizio con un breve intervento di saluto del direttore del Centro, Santi Allegra e la proiezione di un filmato in ricordo di Rosario detto Sasà, il sub rimasto incastrato perdendo la vita mentre perlustrava il fondale del Brenta, in località Noventa Padovana (Padova), alla ricerca del corpo di Isabella Noventa.
Dopo il commovente ricordo della figlia Anna Vera per colui che lei stessa ha definito: “una leggenda che io avevo l’onore di chiamare papà”, una frase che accomuna anche il sentimento del fratello Alessio oltre che della moglie Antonella; e le parole del ministro dell’Interno Minniti è avvenuto lo scoprimento e la benedizione della targa e del busto in memoria dell’ispettore.
Anche la rotatoria stradale ex Nazario Sauro, antistante la sede del Centro di alta specializzazione di Polizia è stata intitolata all’ispettore scomparso con uno speciale riconoscimento di tutta la città “Sasà era di tutti noi, della nostra comunità, una persona speciale come uomo e come poliziotto” ha detto il sindaco di la Spezia Massimo Federici.
Uno dei modi di Sasà per dimostrare il suo attaccamento alla divisa ed ai colleghi era stato anche quello di sindacalista, come dirigente sindacale della Consap, era uno dei maggiori attivisti con iniziative e proposte sempre improntate in un ottica di miglioramento delle condizioni di lavoro di tutto il personale: “la leggenda, noi avevamo l’onore di chiamarlo amico”.
“Sanarico è stato un pezzo di storia di questo reparto, ringrazio la famiglia, a nome dello Stato per averci regalato per un po’ di tempo, questa grande persona – ha detto il ministro Marco Minniti – Dobbiamo molto a Sasà e agli uomini e alle donne che hanno dedicato la vita ad altri”.
Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha aggiunto “Il riconoscimento a uno straordinario uomo e un grande poliziotto. Sanarico era un uomo di grande passione tipica di chi crede nel proprio lavoro”.