Si è tenuto il 2 maggio scorso presso il Dipartimento della P.S. il programmato incontro inerente la riorganizzazione dei Reparti Mobili della Polizia di Stato, alla presenza del Vice Capo della Polizia dottor Luigi Savina e del nuovo Direttore Centrale delle Specialità di Polizia dottor Armando Forgione. La delegazione Consap, guidata dal Segretario Generale Nazionale Vicario Cesario Bortone, era composta dal Segretario Provinciale di Roma Gianluca Salvatori e dal dirigente sindacale Pasquale Guerrisi.
Dopo un prologo affidato a Cesario Bortone che ha rivolto i complimenti e gli auguri del sindacato al neo Direttore e sottolineato anche la volontà della Consap di dare un contributo sostanziale alle scelte dell’Amministrazione dando la parola a chi opera sul territorio e conosce le problematiche dell’ordine pubblico, non solo per sento dire, ha preso la parola Gianluca Salvatori che da anni opera in ordine pubblico inquadrato nel più prestigioso e stressante Reparto Mobile d’Italia quello di Roma.
Rimandandovi alla completezza dell’intervento della Consap sul canale “YouTube” dedicato, a destra di questa pagina, illustriamo in sintrsi il contributo di conoscenza fornito dalla Consap durante l’incontro di vertice.
Il Segretario Provinciale della Consap di Roma Gianluca Salvatori, si è detto favorevole ai contenuti della bozza, non divulgabile, presentata dall’Amministrazione per quanto riguarda gli aspetti burocratici e logistici ma ha espresso forti perplessità per gli aspetti strategici e prettamente operativi. In prima analisi si è sottolineato come le previsioni statistiche poste a premessa dall’Amministrazione potrebbero non rispondere alla realtà in quanto non tengono conto dei numeri effettivi a causa delle doppie turnazioni a di tutta una serie di impieghi multipli concordati con la dirigenza per garantire l’efficienza del Reparto, invitando quindi gli uffici competenti a verificare l’esattezza del presupposto statistico, la Consap ha criticato la previsione delle territorialità che i alcuni casi surroga la gestone dei reparti al questore, determinando possibili ripercussioni in carico alla catena di comando, la cui chiarezza è fondamentale per un ottimale servizio di ordine pubblico.
In tema di personale la Consap ha invitato a non considerare che sempre che uno valga uno in tema di esperienza operativa. A causa di un riordino delle carriere a dir poco scellerato – ha spiegato Salvatori – assisteremo ad un esodo di personale dei reparti mobili e di conseguenza alla dispersione di un bagaglio di conoscenza professionale unico e non duplicabile da nessun’altra esperienza fatta in altri settori della Polizia di Stato, inoltre la logica della formazione di questo nuovo personale con corsi di due mesi, non garantirà la formazione adeguata e produrrà un distoglimento di risorse con una crescita dello stress psico-fisico dovuto alla carenza, seppur temporanea, di personale.
Per quanto riguarda le dotazioni personali e di reparto la Consap ha sottolineato la necessità di ottimizzare i mezzi di trasporto e le dotazioni, riducendole nel peso aprendo lo sguardo anche verso le polizie europee, “mi riferisco ad esempio ai colleghi francesi che a mio parere hanno un equipaggiamento più consono”.
Dirompenti anche le richieste della Consap in tema di tutela per gli operatori: è stata richiesta la previsione dell’obbligatorietà di una fidejussione a carico degli organizzatori, per risarcire i danni prodotti dalla manifestazione ai singoli operatori di polizia; l’elevazione della bomba carta da artifizio pirotecnico ad arma di aggressione e la previsione di una zona di rispetto entro la quale si possa intervenire per prevenire il contatto da sempre prodromico a scontri e cariche di alleggerimento.
In sintesi la Consap ha auspicato che un’occasione così importante per una, senz’altro necessaria, riorganizzazione dei Reparti Mobili non sia sprecata e per far questo è necessario poter contare su previsioni numeriche il quanto più possibile vicine alla realtà e sul contributo di conoscenza che promana dagli specialisti del settore, “che di fatto saranno coloro che dovranno sviluppare in atti concreti le vostre volontà”, non dimenticando che ogni nostra mossa ormai è monitorata da centinaia di video, pronti a “sparare sul poliziotto” a seconda delle convenienza di parte.
Nel ringraziare per l’attenzione auspico che i nostri suggerimenti possano tradursi in fatti concreti a tutela di chi fa ordine pubblico e di chi manifesta pacificamente e nella piena legalità, ha concluso Salvatori.