La Consap continua ad occupare un posto di rilievo nel panorama informativo: la battaglia per il depotenziamento della Polizia Stradale di Udine, la conferenza agli Allievi Agenti del 204° corso di Pescara hanno trovato spazio sui quotidiani più importanti del territorio, mentre a Roma si è tornato a riparlare di Carlo Tufilli l’ispettore che fu ucciso barbaramente durante una rapina al trenino Roma Pantano (che ormai da dieci anni non esiste più) ebbene l’assassino, che evidentemente i giudici ancora una volta hanno ritenuto non pericoloso è tornato a delinquere e per lui si sono aperte di nuovo le porte delle patrie galere. L’assassinio di Carlo Tufilli fa parte in un certo senso della nostra storia, visto che il nostro Giorgio Innocenzi si è sempre speso in prima persona per preservarne il ricordo condividendo con lui trascorsi lavorativi nello stesso Commissariato romano di Porta Maggiore, il commento della Consap al nuovo arresto di questo criminale seriale non poteva che essere improntato al tema della mancanza della certezza della pena, anche al cospetto di crimini tanti efferati e spietati. La Consap esprime solidarietà alla famiglia Tufilli che a distanza di 22 anni ha dovuto ripercorrere in queste ore i pensieri e le immagini di quel tragico ed indimenticabile 22 giugno 1996 che gli ha cambiato la vita per sempre.
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