“Le barricate di Gorino sono un fuoco che cova sotto la cenere”. A dirlo, la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia che sottolinea come la farraginosità della gestione politica degli immigrati finisca con il soffiare sul fuoco delle paure. “Per fortuna non tutti fanno le barricate – afferma il segretario nazionale Stefano Spagnoli – ma è certo che i colleghi dell’ordine pubblico, che si muovono in questi scenari, percepiscono un crescente atteggiamento di forte preoccupazione in questi cittadini, soprattutto nelle piccole città, che spesso si vedono calare queste scelte dall’alto senza poter contare su nessun interlocutore delle istituzioni centrali.
Le forze di polizia in questo modo vengono mandate a fare da cuscinetto fra uno Stato padrone ed una popolazione suddita, una tendenza che deve essere invertita immediatamente se non si vuole che il virus dell’intolleranza si diffonda”. I segnali, per il sindacato di polizia maggiormente rappresentativo, sono ravvisabili anche nelle polemiche del giorno dopo, con qualcuno che arriva finanche ad accusare il personale in divisa di inefficacia e debolezza.
“Siamo preoccupati perché l’emergenza è ormai senza controllo e rischia di diventare solo una questione di ordine pubblico – conclude – con i tutori dell’ordine che esasperati da servizi massacranti e continui sempre in emergenza, devono fare quelle scelte che la politica non riesce a fare”.