La Segreteria Nazionale è intervenuta presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza per segnalare che, per soddisfare le esigenze di autovetture condotte da autisti qualificati durante lo svolgimento del servizio di ordine pubblico connesso alla manifestazione sportiva del 1° settembre scorso, il Servizio Tecnico Logistico della Direzione Centrale per i Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale – ha disposto con nota 600/D/MOT.GG.VV.1/802 datata 26.08.2016, l’invio da numerose questure alla Questura di Bari, di un autovettura e di un equipaggio composto da una sola unità di personale con mansioni di autista per garantire “immediata e proficua utilizzazione…”.
Al riguardo è stato stigmatizzato come la tipologia del servizio, nonché, la circostanza che le autovetture dovevamo essere con i colori di istituto, configurasse la fattispecie di un servizio isolato in O.P.. Infatti, sia il trasferimento che lo svolgimento del servizio era previsto per una sola unità di personale per equipaggio.
Nell’evidenziare la gravità del fatto che ha esposto ad inutili rischi il personale in servizio, da imputare presumibilmente a fretta e leggerezza nel predisposizione dei servizi, la Consap ha richiesto adeguate informazioni circa l’accaduto con riferimento alle motivazione che hanno addotto l’Amministrazione a comandare una sola unità di servizio per ogni autovettura.
In particolare è stato richiesto di specificare se esista una regolamentazione dei servizi in parola, sollecitando, in caso negativo, una disposizione che disciplini la materia ad hoc a cura degli organi dipartimentali competenti, volta ad impedire abusi e rischi gratuiti.
In rete il nuovo numero del notiziario settimanale Consap Informa n. 46, edito dalla Segreteria Nazionale. In questo numero: la lettera al Capo della Polizia sulla spinosa questione dell’equiparazione del personale del Corpo Forestale dello Stato, gli emendamenti alla legge di stabilità presentati da Forza Italia, l’incontro al Viminale su Il Magnifico di Firenze, l’esito della riunione su servizi in alta montagna, l’intervento del Segretario Nazionale, Stefano Spagnoli sul grave atto di violenza sessuale consumata a Terni ed il resoconto dei congressi provinciali svoltisi a Massa Carrara ed Alessandria.
Caltanissetta: commissione per l’attività di protezione sociale ed il benessere del personale. La Consap scrive al Capo della Polizia.
La Segreteria Nazionale ha chiesto ufficialmente al Capo della Polizia di verificare i lavori della commissione per l’attività di protezione sociale ed il benessere del personale operante presso la Questura di Caltanissetta relativamente alla stipula di un contratto per la locazione di locali del CEPAS da adibire ad alloggi collettivi per un totale di 20 posti letto.
Al riguardo è stato segnalato che in sede di discussione della tematica, nel corso delle due riunioni tenutesi nel novembre 2015 (all.1) e nel marzo 2016 (all.2) il componente designato da questa O.S. ha ripetutamente rappresentato l’incongruità dell’operazione evidenziando che i locali non risponderebbero ai requisiti minimi previsti dall’accordo sindacale del 14.12.2012 (all.3).
Tale circostanza impedirebbe sin da subito di soddisfare le esigenze alloggiative del personale aggregato per motivi di ordine pubblico, che quindi continuerebbe ad alloggiare presso gli alberghi convenzionati mantenendo inalterato il flusso di spesa.
Alla luce di quanto sopra, ad avviso della scrivente O.S., non vi sarebbe alcuna giustificazione normativa all’intera operazione essendo la stessa rivolta di fatto all’assegnazione degli alloggi a personale in possesso dei requisiti ex art. 49 D.P.R. 782/85 (all.3) in servizio presso la Questura di Caltanissetta che ad oggi non risulta essere presente.
Per tali motivi, la stipula del contratto appare anomala considerata la discordanza tra le finalità delle norme che autorizzano le spese per il reperimento degli alloggi e gli obiettivi che la Questura si prefissa (dotare alcuni dipendenti sine titulo di alloggi collettivi.
Sull’argomento è stato chiesto al Capo della Polizia di disporre i dovuti accertamenti al fine di fornire alla scrivente O.S. chiarimenti circa l’operato della dirigenza locale nell’attività istruttoria svolta in favore della locale Prefettura titolata alla stipula dei contratti.
A margine dei fatti sopra descritti è stato necessario segnalare, inoltre, il clima in cui i fatti menzionati si sono svolti.
Va, infatti evidenziato, come il nostro rappresentante, durante le riunioni in argomento, è stato deliberatamente sottoposto dal presidente pro-tempore della commissione ad una costante azione di delegittimazione con continui commenti pesanti ed offensivi sulle dichiarazioni rilasciate a verbale.
Preme sottolineare la gravità del fatto che mina l’intero sistema locale delle relazioni sindacali.
E’del tutto pacifico, infatti, che il delicato sistema relazionale costruito nell’ultimo trentennio può portare frutti solo nel riconoscimento reciproco dei ruoli e delle funzioni delle controparti.
In merito è stato richisto di richiamare gli interessati al rispetto delle norme di comportamento corretto nel quadro delle relazioni sindacali, ribadendo sin d’ora che al ripetersi di fatti analoghi la Consap intraprenderà tutte le iniziative legali e politiche a tutela del nostro rappresentante e della libertà sindacale.
Tabella equiparazione per il personale del Corpo Forestale dello Stato: lettera congiunta al Ministro Alfano
Pregiatissimo Ministro Alfano,
abbiamo appreso che il Ministero della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione, in attuazione di quanto previsto dal comma 3 dell’art. 12 del d.lgs. n. 177/2016, sta definendo una Tabella di equiparazione tra il personale del Corpo Forestale dello Stato e quello del comparto Ministeri del tutto analoga a quella prevista dal Ministero della Difesa con riferimento al ricollocamento degli esuberi del personale delle Forze Armate.
Una Tabella che, se approvata, concretizzerebbe un declassamento senza precedenti del personale dell’intero comparto sicurezza, equiparando il personale del ruolo Ispettori nella II Area Funzionale ed, a cascata, retrocedendo tutti gli altri ruoli.
Come sa, rispetto alla Tabella elaborata dalla Difesa, abbiamo già rappresentato la problematica anche al Dipartimento. Questa nuova bozza di Tabella ci preoccupa ancora di più, atteso che conferma quanto previsto in ambito Difesa e riguarda il personale civile del Corpo Forestale dello Stato.
Nell’ambito degli Uffici Centrali e periferici dell’Amministrazione della P.S., i danni, in termini di efficienza ed efficacia dei servizi prestati, sarebbero incalcolabili per effetto delle previsioni normative che regolano la dipendenza funzionale e gerarchica tra appartenenti alla Polizia di Stato e dipendenti civili dell’Amministrazione civile dell’Interno.
Peraltro, l’emanazione della stessa risulta ancor più inaccettabile, se si considera che si sta definendo il riordino dei ruoli del comparto sicurezza, ovvero quel provvedimento che doveva e deve servire a recuperare gli anni persi ed a riequilibrare il gap accumulato rispetto al resto del pubblico impiego.
Nel ribadire le ragioni ed i nefasti effetti che l’emanazione di una simile Tabella comporterebbe nell’ambito della Polizia di Stato, già ampiamente descritti e documentati nella precedente a Lei indirizzata, Le chiediamo un Suo autorevole intervento volto a scongiurare l’emanazione dei cennati DPCM.
Servizi di sicurezza e soccorso in alta montagna. No a rischi per personale, si applichi regolamento
È stato avviato stamani presso il Dipartimento della pubblica sicurezza l’esame congiunto della bozza di circolare, trasmessa il 9 novembre scorso dall’Ufficio per le relazioni sindacali, mediante la quale la Direzione centrale per gli affari generali della Polizia di Stato ipotizzava una radicale modifica del dispositivo dei Servizi di sicurezza e soccorso in alta montagna nella stagione 2016/2017 consistente in sintesi nel ridurre il numero di unità di personale impiegate da 228 a 140 pur mantenendo ferme le 54 località in cui sarebbero impiegate.
La delegazione ministeriale, guidata dal Prefetto Dispenza, Direttore centrale per gli AA.GG. e dal vice Prefetto Ricciardi, Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali, ha spiegato che detta riduzione delle unità era stata ipotizzata a causa dei concomitanti impegni straordinari derivanti dai recenti eventi sismici e dalla presenza di numerosi operatori utilmente posizionati in graduatoria all’interno di medesimi uffici, la cui operatività sarebbe compromessa da un massiccio prelievo.
Le sottoscritte organizzazioni sindacali hanno fatto innanzitutto presente che il numero di 228 operatori utilizzati per la stagione 2015/2016 era già frutto del taglio di circa il 10% operato un anno fa da un apposito tavolo tecnico, i cui lavori sono culminati nell’approvazione del testo di un decreto del Capo della Polizia che approvando il Regolamento di quei servizi ribadisce la strategicità dei servizi in argomento come controllo del territorio e Polizia di prossimità.
Premesso che il Giubileo della Misericordia in corso ha senza alcun dubbio assorbito molto più personale della Polizia di Stato di quello attualmente richiesto per affrontare la criticità sismica, abbiamo evidenziato con forza che già con le 228 unità nel corso della passata stagione è stato molto difficile assicurare tutti i servizi, peraltro “dimenticando” l’Accordo nazionale quadro e che ulteriori tagli, anche piccoli, incidendo sui tempi di riposo, comprometterebbero le condizioni psicofisiche degli operatori mettendo in accettabilmente a rischio la sicurezza dei poliziotti.
Anche se l’Amministrazione si volesse assumere la responsabilità di regalare ad altri Corpi dello Stato la possibilità di sostituire la Polizia di Stato in un ambito che le porta grande lustro, in ogni caso qualsiasi intervento di rimodulazione al ribasso rispetto all’anno scorso contraddice lo spirito e la lettera di un provvedimento del Vertice del Dipartimento e, pertanto, potrebbe essere adottato solo dal Vertice del Dipartimento e non già da sue articolazioni.
D’altro canto il Regolamento contiene specifiche disposizioni che, pur nella trasparenza e mediante l’adozione di criteri oggettivi, consentono agevolmente di ovviare alle problematiche derivanti dalla contemporanea presenza di numerosi operatori utilmente collocati in graduatoria nell’ambito dei medesimi uffici e l’Amministrazione, preso atto di ciò, ha aggiornato la conclusione dell’esame congiunto ad una riunione da tenersi nei termini previsti dalla normativa.
Firenze: dismissione del Magnifico, troppe incertezze sul progetto complessivo e sui posti letto che non ci sono.
Si è tenuto oggi l’incontro tra le organizzazioni sindacali e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che all’ordine del giorno prevedeva la situazione del Complesso Immobiliare “Il Magnifico” e dell’intera logistica degli uffici della Polizia di Stato di Firenze. Il Dipartimento era rappresentato dal Direttore Centrale dei Servizi Tecnico Logistici e della Gestione Patrimoniale, Prefetto Renato Franceschelli, e dal Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, Vice Prefetto Tommaso Ricciardi. Erano presenti anche il Direttore del Servizio Tecnico-Logistico e Patrimoniale Toscana Umbria e Marche, Dirigente Superiore Tecnico Paolo Gritti e il Vice Questore Vicario di Firenze, Andrea Grassi.
L’incontro è stato richiesto dalle organizzazioni sindacali, che in tal modo hanno inteso richiamare l’Amministrazione su impegni assunti nell’incontro di Gennaio scorso, quando fu concordata la necessità di procedere -a breve- a sopralluoghi alle strutture e ad informare sulle questioni rimaste sospese.
L’Amministrazione in apertura ha comunicato che a Firenze si darà vita ad una grande operazione di riorganizzazione, dato che esiste disponibilità del Provveditorato alle Opere Pubbliche e fondi adeguati. Questi i punti illustrati:
– il Complesso Immobiliare “Il Magnifico” sarà dismesso a breve e dovrà iniziare una riallocazione di uffici e posti letto: in merito a questo, a Firenze è iniziata un’operazione di censimento sugli alloggiati, le cui conclusioni saranno possibili dal 7 Dicembre. Da tale data l’Amministrazione potrà avere contezza delle reali necessità alloggiative del personale;
– è stato individuato un ampio fabbricato libero, di privati, fino a poco fa locato dalla Regione Toscana, in Viale della Toscana tra via di Novoli e il Palazzo di Giustizia: lì dovrebbero trovare sistemazione il Commissariato P.S. di Rifredi-Peretola, il Reparto Prevenzione Crimine, le Volanti e alloggi;
– i posti letto dovrebbero essere così dislocati: circa 190 alla “De Laugier”, 90 alla Caserma “Fadini”, 70 alla “Duca d’Aosta” (Reparto Mobile), 15 alla “caserma Sani” (Oltrarno), 15 al Reparto a Cavallo, 70 in Viale Toscana.
– la Caserma “De Laugier” dovrà essere completata e consegnata a Maggio, e lì troveranno sistemazione il Commissariato San Giovanni, il Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, l’Ufficio Sanitario Provinciale, mensa e alloggi. La Caserma “Duca d’Aosta” dovrebbe essere terminata entro l’estate;
– sono in corso contatti con il Demanio Militare per realizzare un progetto all’interno della Caserma “Perotti”, al momento per depositare veicoli ma in un’ottica di possibile espansione. Resta in piedi il progetto di Coverciano ove sistemare la Motorizzazione. Le organizzazioni sindacali hanno posto forti pregiudiziali sull’approccio dell’Amministrazione, che in questi anni ha siglato locazioni onerose se non addirittura dannose e poco lungimiranti, che oggi costringono a pagare un prezzo alto in termini di decoro e di benessere del personale e di servizi alla cittadinanza. In particolare, sono stai sottolineati questi aspetti:
– fino alla dismissione, occorrerà assicurare le migliori condizioni igienico-sanitarie e di benessere del personale all’interno e all’esterno del Magnifico dove ancora oggi ci sono perdite, allagamenti, mal funzionamenti e pericoli per utenza e lavoratori;
– il censimento degli alloggi dovrà consegnare esiti che comunque garantiscano al personale alti standard alloggiativi e soprattutto garanzie di equità;
– dal conteggio dei posti letto, risultano almeno 300 dipendenti che potrebbero essere penalizzati e per loro andranno comunque trovate e garantite soluzioni, fermo restando il fatto che nel computo non devono essere inclusi alloggi e foresterie che l’Amministrazione ha destinato a Dirigenti e Direttivi.
Fortissime perplessità sono state sollevate dalle organizzazioni sindacali sullo stato di avanzamento dei lavori alla “De Laugier”, ma soprattutto sulla qualità delle esecuzioni alla Caserma “Duca d’Aosta”, dove non sarebbero stati collocati idonei sanitari, dove gli spazi sono angusti e dove si pretenderebbe di sistemare 70 poliziotti quando realisticamente potrebbero entrarne 45. Fortissime preoccupazioni riguardano invece la realizzazione del progetto riguardante la caserma “Fadini”, dato che i lavori devono essere ancora appaltati, progettati e realizzati. Troppo vaghi invece gli intendimenti per quanto attiene al cosiddetto Polo Motorizzazione che dovrebbe sorgere a Coverciano (o alla “Perotti”).
Altro punto che ha destato sgomento riguarda il fatto che uffici per i quali le organizzazioni sindacali hanno fino a pochi mesi fa sostenuto battaglie per scongiurarne la chiusura (Reparto a Cavallo e Commissariato Oltrarno), siano oggi punti fondamentali per la logistica e la politica alloggiativa dell’Amministrazione. Indice, questo, di progetti poco organici e improvvisati.
L’Amministrazione, che intende procedere a robusti risparmi nelle locazioni, ha ribadito la volontà di coinvolgere le rappresentanze del personale. È stato comunicato inoltre che vi è la disponibilità, in via transitoria, di sostenere spese in strutture recettive per coloro i quali sarà riconosciuto il diritto all’alloggio di servizio.
Le organizzazioni sindacali, che hanno anche sollecitato il Dipartimento a effettuare ricognizioni con il Comune di Firenze, nel ribadire che delle competenze tecniche deve necessariamente farsi carico l’Amministrazione, hanno ottenuto l’impegno di procedere a breve a sopralluoghi congiunti delle strutture, mentre a livello locale nasceranno tavoli di confronto scadenzati sull’attuazione dei lavori.
Roma, 16 novembre 2016.
Nel pomeriggio una delegazione della Consap ha partecipato presso la Camera dei Deputati alla conferenza stampa del gruppo di Forza Italia nel corso della quale sono stati presentati gli emendamenti al disegno di legge di bilancio 2017 a favore dei comparti sicurezza e difesa.
PACCHETTO EMENDAMENTI PUBBLICO IMPIEGO-COMPARTO SICUREZZA PRESENTATI DAL GRUPPO FORZA ITALIA AL DISEGNO DI LEGGE DI BILANCIO 2017
ART. 52.
Sostituire i commi 1 e 2 con i seguenti:
1. Per il pubblico impiego sono complessivamente stanziati, per le finalità di cui ai commi 2 e 3, 4.440 milioni di euro per l’anno 2017 e 5.110 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018.
2. Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un fondo da ripartire con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’interno e il Ministero della difesa, da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con una dotazione di 4.000 milioni di euro per l’anno 2017 e di 4.450 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018, per le seguenti finalità:
a) copertura, per l’anno 2017 e a decorrere dal 2018, degli oneri aggiuntivi, rispetto a quelli previsti dall’articolo 1, comma 466, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e pari a 300 milioni di euro annui, pari a 2.000 milioni di euro annui, posti a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva relativa al triennio 2016-2018 in applicazione dell’articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e per i miglioramenti economici del personale dipendente dalle amministrazioni statali in regime di diritto pubblico;
b) copertura, per l’anno 2017 e a decorrere dall’anno 2018, pari a 750 milioni di euro annui, del finanziamento da destinare ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, nell’ambito delle amministrazioni dello Stato, ivi compresi i Corpi di polizia ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, le agenzie, incluse le agenzie fiscali di cui agli articoli 62, 63 e 64 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, gli enti pubblici non economici e gli enti pubblici di cui all’articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, tenuto conto delle specifiche richieste volte a fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza e urgenza in relazione agli effettivi fabbisogni, nei limiti delle vacanze di organico nonché nel rispetto dell’articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e dell’articolo 4 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125. Le assunzioni sono autorizzate con decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;
c) copertura, dall’anno 2017, dell’incremento del finanziamento previsto a legislazione vigente per garantire la piena attuazione di quanto previsto dall’articolo 8, comma 1, lettera a), numeri 1) e 4), della legge 7 agosto 2015, n. 124, e dall’articolo 1, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 244, per una spesa pari a 750 milioni di euro annui;
d) copertura, per il solo anno 2017, per una spesa pari a 500 milioni di euro, della proroga del contributo straordinario di cui all’articolo 1, comma 972, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, con la disciplina e le modalità ivi previste.
Conseguentemente, aggiungere in fine il seguente comma:
5-bis. Per far fronte agli ulteriori oneri derivanti dalle disposizioni del presente articolo, pari a 2.600 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017, si provvede a valere sulle maggiori risorse derivanti da interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica. Entro la data del 15 luglio 2017, mediante interventi di razionalizzazione, e di revisione della spesa pubblica, sono approvati, provvedimenti regolamentari e amministrativi che assicurano minori spese pari a 2.600 milioni di euro per l’anno 2017. Entro la data del 15 gennaio 2018, sempre mediante interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica, sono approvati provvedimenti normativi che assicurano 2.600 milioni di euro per l’anno 2018 e 2.600 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019. Qualora le misure previste dal precedente periodo non siano adottate o siano adottate per importi inferiori a quelli indicati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro il 15 luglio 2017, per la previsione relativa a quell’anno e entro il 15 gennaio 2018 per la seconda, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzione della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti, tali da assicurare maggiori entrate, pari agli importi di cui al precedente periodo, ferma restando la necessaria tutela, costituzionalmente garantita, dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute, prevedendo un limite di reddito sotto il quale non si applica la riduzione delle spese fiscali.
52. 71. Vito, Brunetta, Gelmini, Centemero, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Sisto.
Sostituire il comma 1 con il seguente:
1. Per il pubblico impiego sono complessivamente stanziati, per le finalità di cui ai commi 2 e 3, 4,440 milioni di euro per l’anno 2017 e 5.110 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018.
Conseguentemente, aggiungere in fine il seguente comma:
5-bis. Per far fronte agli ulteriori oneri derivanti dalle disposizioni del presente articolo, pari a 2.600 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017, si provvede a valere sulle maggiori risorse derivanti da interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica. Entro la data del 15 luglio 2017, mediante interventi di razionalizzazione, e di revisione della spesa pubblica, sono approvati, provvedimenti regolamentari e amministrativi che assicurano minori spese pari a 2.600 milioni di euro per l’anno 2017. Entro la data del 15 gennaio 2018, sempre mediante interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica, sono approvati provvedimenti normativi che assicurano 2.600 milioni di euro per l’anno 2018 e 2.600 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019. Qualora le misure previste dal precedente periodo non siano adottate o siano adottate per importi inferiori a quelli indicati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro il 15 luglio 2017, per la previsione relativa a quell’anno e entro il 15 gennaio 2018 per la seconda, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzione della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti, tali da assicurare maggiori entrate, pari agli importi di cui al precedente periodo, ferma restando la necessaria tutela, costituzionalmente garantita, dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute, prevedendo un limite di reddito sotto il quale non si applica la riduzione delle spese fiscali.
52. 72. Vito, Brunetta, Gelmini, Centemero, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Sisto.
Al comma 2, alinea, dopo le parole: Ministro dell’economia e delle finanze inserire le seguenti: da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
* 52. 75. Vito, Brunetta, Gelmini, Centemero, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Sisto.
(Presentato anche dalla Commissione Affari costituzionali, che ha approvato l’emendamento di Forza Italia)
Al comma 2, alinea, dopo le parole: di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, inserire le seguenti: il Ministro dell’interno e il Ministro della difesa,.
** 52. 74. Vito, Brunetta, Gelmini, Centemero, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Sisto.
(Presentato anche dalla Commissione Difesa, che ha approvato l’emendamento di Forza Italia)
Al comma 2, sostituire la lettera c) con le seguenti:
c) copertura, dall’anno 2017, dell’incremento del finanziamento previsto a legislazione vigente per garantire la piena attuazione di quanto previsto dall’articolo 8, comma 1, lettera a), numeri 1) e 4), della legge 7 agosto 2015, n. 124, e dall’articolo 1, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 244, per una spesa pari a 500 milioni di euro annui;
d) copertura, per il solo anno 2017, per una spesa pari a 500 milioni di euro, della proroga del contributo straordinario di cui all’articolo 1, comma 972, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, con la disciplina e le modalità ivi previste.
Conseguentemente, aggiungere in fine il seguente comma:
5-bis. Per far fronte agli ulteriori oneri derivanti dalle disposizioni del presente articolo, pari a 500 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017, si provvede a valere sulle maggiori risorse derivanti da interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica. Entro la data del 15 luglio 2017, mediante interventi di razionalizzazione, e di revisione della spesa pubblica, sono approvati, provvedimenti regolamentari e amministrativi che assicurano minori spese pari a 500 milioni di euro per l’anno 2017. Entro la data del 15 gennaio 2018, sempre mediante interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica, sono approvati provvedimenti normativi che assicurano 500 milioni di euro per l’anno 2018 e 500 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019. Qualora le misure previste dal precedente periodo non siano adottate o siano adottate per importi inferiori a quelli indicati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro il 15 luglio 2017, per la previsione relativa a quell’anno e entro il 15 gennaio 2018 per la seconda, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzione della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti, tali da assicurare maggiori entrate, pari agli importi di cui al precedente periodo, ferma restando la necessaria tutela, costituzionalmente garantita, dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute, prevedendo un limite di reddito sotto il quale non si applica la riduzione delle spese fiscali.
52. 73.
Riconoscimento onorificenza di Cavaliere, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha diffuso la circolare relativa alla proposta di Cavaliere, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana al personale tecnico scientifico della Polizia di Stato.
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha disposto una serie di movimenti di dirigenti della Polizia di Stato riepilogati nella nota allegata.