In questo numero del Consap Informa, edito dalla Segreteria Nazionale, le ultimissime sull’esito dell’incontro al Viminale sulla nuova circolare disciplinante i riconoscimenti premiali, sullo stato della sicurezza a Terni, Lucca e Padova, sulla dura presa di posizione della Consap avverso l’accorpamento del distaccamento polstrada di Cassino e sulla bocciatura degli orari in deroga a Palermo.
Smantellamento della polizia postale: Consap, salvaguardare la polizia postale di Ascoli Piceno.
La Segreteria Nazionale ha deliberato un articolato piano di azioni politiche-sindacali per contrastare lo scellerato progetto di razionalizzazione dei presidi predisposto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nel frattempo, in vista del programmato incontro del 6.12.16, continuano a pervenire alla nostra sede centrale da parte delle strutture provinciali qualificati documenti rivendicativi che naturalmente saranno portati all’attenzione dei vertici ministeriali. Meritevole di attenzione è quello inviatoci dalla Segreteria Provinciale di Ascoli che ha voluto segnalare la delicata situazione della locale Polizia Postale. La sezione di Ascoli Piceno, infatti, insiste su un territorio gravemente danneggiato dal sisma ed ha 5 uffici postali dislocati in container e prefabbricati che necessitano di particolare vigilanza. L’ufficio è composto da 7 elementi con possibilità di servizio di ulteriori 10 anni e quindi non versa in situazione di precarietà come magari altri uffici o come l’Amministrazione vorrebbe far credere, riesce a comandare quotidianamente sia pattuglia d’istituto antirapina che a fornire adeguato supporto di polizia giudiziaria al servizio del cittadino e della magistratura. Poste Italiane, tramite il direttore di filiale, ha espressamente richiesto di continuare la proficua collaborazione con la Polizia di Stato come da lettera in nostro possesso. Anche per questi motivi faremo di tutto per stoppare il progetto.
Preg.mo Signor Capo della Polizia,
recentemente le abbiamo inviato un’articolata nota inerente il Distaccamento Polizia Stradale di Cassino al fine di sottoporre alla Sua autorevole valutazione la possibilità di salvaguardare, nell’ambito della discussione sulla razionalizzazione dei presidi della Polizia di Stato, la posizione di quel Reparto per il quale sarebbe previsto un potenziale accorpamento con la Sottosezione di Polizia Stradale della stessa cittadina con grave danno e ripercussioni sulla sicurezza stradale di quel territorio.
Con la presente intendiamo integrare la precedente, sottoponendo alla Sua attenzione, anche la possibilità di salvaguardare il mantenimento del Distaccamento Polizia Stradale di Fano per il quale, sempre secondo il progetto di razionalizzazione, sarebbe altrettanto previsto l’accorpamento alla Sottosezione della Polizia Stradale.
Eccellenza, al di là delle diverse strade sulle quali, ovviamente, operano i predetti Distaccamenti, non sussistono altre differenze circa l’importanza strategica per i cittadini e per la Polizia di Stato del mantenimento operativo di questi uffici sul territorio.
Appare del tutto superfluo rappresentarLe che anche il distaccamento di Fano svolge servizio su arterie extraurbane di primaria importanza che peraltro sono strade con elevatissimo traffico tutto l’anno ma soprattutto d’estate essendo la cittadina, come noto, una località balneare e quindi di particolare vocazione turistica.
Peraltro l’attività operativa del Distaccamento dimostra inequivocabilmente quanto sia necessaria la presenza della Polizia Stradale su quel territorio.
Eccellenza, sebbene Lei sia soltanto da pochi mesi al timone della nostra amatissima Polizia di Stato, abbiamo avuto modo di apprezzare la Sua particolare sensibilità ed il Suo costante impegno per renderla sempre più efficiente e quindi Le chiediamo di tener conto anche di questa segnalazione e scongiurare l’accorpamento della Distaccamento della Polizia Stradale di Fano che, peraltro, non porterebbe alcun risparmio considerato che gli uffici del Reparto sono collocati all’interno della struutura del locale Commissariato di P.S.
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha inviato alla Consap gli allegati criteri di massima (ai sensi dell’art. 62 del D.P.R. 24 aprile 1982, n. 335), da adottare negli scrutini per merito comparativo per la promozione alla qualifica superiore del personale dirigente e direttivo della Polizia di stato che espleta funzioni di polizia, per il triennio 2016/2018.
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Annullamento concorso per agenti riservato ai volontari in ferma prefissata. Consap, errato gettare il bambino con l’acqua sporca.
La notizia diffusa stasera circa l’intenzione dei vertici dl Dipartimento della Pubblica Sicurezza di procedere alla firma del decreto di annullamento del concorso per agenti di Polizia riservato ai volontari in ferma prefissata è stata negativamente valutata dalla Segreteria Nazionale della Consap.
Una decisione, se confermata, grave ed inaccettabile – ha dichiarato la Consap. In questo modo anziché individuare e perseguire chi ha sbagliato, si preferisce sparare nel mucchio colpendo tanti bravi ragazzi che hanno studiato sodo e, per conseguire il sogno della loro vita di entrare in Polizia, hanno sacrificato affetti e in molti casi il lavoro sino ad allora espletato.
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza deve fugare ogni dubbio sulla regolarità delle procedure concorsuali in Polizia individuando e punendo in modo esemplare i responsabili; “gettare il bambino con l’acqua sporca” appare solamente come una ammissione d’impotenza.
Il 30 novembre 2016 si è tenuto presso il Ministero dell’Interno il previsto incontro per esaminare la bozza della nuova circolare in materia di riconoscimenti premiali. Per l’Amministrazione erano presenti il Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, Dott. Tommaso Ricciardi, e il Dott. Francesco Famiglietti, in rappresentanza della Direzione Centrale per le Risorse Umane. Il Dottor Famiglietti, preliminarmente, ha illustrato le intenzioni dell’Amministrazione contenute nella bozza di circolare oggetto di esame, rappresentando la necessità di rendere più uniforme le richieste premiali per tutto il personale ed in particolare per quello in forza alle Specialità e per i poliziotti dei Reparti Mobili. Le scriventi organizzazioni sindacali hanno apprezzato il lavoro svolto dall’Amministrazione, ma hanno richiesto un incontro ad hoc ai più alti livelli per meglio definire i criteri e il metodo di partecipazione alle Commissioni premi e ricompense, al fine di ripristinare la posizione paritetica tra Organizzazioni Sindacali ed Amministrazione. Particolare attenzione è stata rivolta alle pratiche arretrate, che stanno provocando notevoli danni economici e alla progressione di carriera degli operatori della Polizia di Stato che, anche se segnalati per la concessione di diversi premi e ricompense, in attesa di determinazione dell’apposita Commissione, non possono utilizzarli come titolo preferenziale per i concorsi in atto. La delicatezza del tema trattato, a nostro avviso, merita un ulteriore approfondimento nonché l’attenzione dei Vertici dell’Amministrazione, al fine di assicurare e garantire una trasparente e corretta applicazione del beneficio premiale in favore del personale. Durante l’incontro, è stato altresì chiesto ai rappresentanti dell’Amministrazione di procedere celermente alla trattazione delle pratiche finora inevase, al fine di non danneggiare ulteriormente chi da anni aspetta un giusto e meritato riconoscimento premiale. L’Amministrazione si è riservata di fornire ulteriori elementi in merito alle legittime richieste formulate dalle scriventi Organizzazioni Sindacali.
Toscana: la Consap lancia l’allarme, la polizia tolta dalle strade per delle lezioni socio-familiari.
La Polizia Stradale ha degli organici ridotti all’osso ma a farla mancare di più è il neo Dirigente del Compartimento Polizia Stradale Toscana Dr. Paolo Maria POMPONIO che recentemente ha emesso un provvedimento sconcertante. Ha confluito le sessioni di aggiornamento professionale dell’intera Polizia Stradale Toscana presso il Compartimento stesso in Firenze via Sercambi costringendo i poliziotti a trovarsi in loco con lunghe percorrenze chilometriche in situazioni di traffico intenso e gravando soprattutto sulle già precarie risorse economiche che l’Amministrazione attraverso i suoi cittadini deve faticosamente sostenere. Ciò che più appare illogico ed irrazionale è la scelta operata sui relatori dove tra questi prevale una Dottoressa psicologa esperta in “mediazioni familiari”. Sebbene la Polizia Di Stato sia una grande famiglia al cui buon funzionamento ogni cittadino può contribuire, non si reputa oculata la scelta di un bonus pater familias che non ponga al centro dei temi dell’aggiornamento quelle tematiche attinenti alle politiche di prevenzione e repressione che devono sempre costituire i capisaldi della formazione di un buon poliziotto. Al di là di suggestivi accostamenti con tematiche socio-familiari, la professione de qua vive delle problematiche e dell’ evoluzione di una società che spesso va più veloce di essa, ragioni che indurrebbero ad una maggiore resilienza i soggetti preposti, ovvero che per legge sono incaricati di tenere in efficienza il loro apparato organizzativo. Lo stesso dirigente inoltre non ha accettato la proposta avanzata dal sindacato circa la possibilità di espletare eventualmente tali sessioni di aggiornamento professionale in videoconferenza. La videoconferenza al contrario di quanto sostenuto dal Dr. POMPONIO risulta non solo utile ma necessaria e non priva assolutamente i partecipanti dell’utilità che deriva da tale confronto che non solo risulta diretto ma può avere anche il valore aggiunto di una interazione positiva attraverso un apparecchio video fonico che al contrario con il confronto diretto viene meno, (Datemi una maschera e vi dirò la verità, OSCAR WILDE).
Venerdì 5 dicembre 2016, alle ore 10,00, presso l’Auditorium Antonianum di Roma, si svolgerà il 4° convegno nazionale sulla sicurezza stradale organizzato dall’Unione per la Difesa dei Consumatori. Tra i relatori figurano diversi esponti della Consulta Nazionale della Polizia Stradale della Consap.
Aggressione a Terni, Spagnoli (Consap) denuncia: “Non c’è più sicurezza per i cittadini, la politica fa solo passerelle”
A Terni ancora un’aggressione ad un giovane per mano di stranieri, la Consap: “sono anni che denunciamo che a Terni non c’è più sicurezza per i cittadini, ma la politica fa solo passerelle.”
“Lo denunciamo da anni che a Terni non c’è più sicurezza” così tuona la Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato. “ Sono anni che denunciamo che lo Stato ha perso il controllo del paese sotto il profilo della sicurezza e Terni non fa eccezione.
Lo dimostrano i fatti gravissimi accaduti negli ultimi due anni in città ( V.si omicidi Listanti, Raggi e Moracci ed altri fatti gravissimi) e la conferma che nulla è cambiato ci viene dall’ultima aggressione subita ieri sera, in pieno centro, ancora una volta per mano straniera, da un giovane che stava rientrando a casa e che probabilmente è riuscito a scampare da conseguenze ben più gravi soltanto grazie all’intervento dei propri genitori” afferma il segretario nazionale del sindacato, Stefano Spagnoli.
“Mentre la politica fa continue “passerelle” annunciando patti per la sicurezza della città, Terni è sempre di più nelle mani di una criminalità straniera agguerrita, spavalda e consapevole dell’impunità che regna sovrana nel nostro paese” continua il Segretario nazionale. “Le colpe sono tante e di tanti, ma non certo delle Forze dell’Ordine che fanno quello che possono ma che hanno armi spuntate. In un paese dove vi è un flusso immigratorio incontrollato e dove capita che, ad un poliziotto, uno spacciatore straniero spezzi le dita e, dopo essere stato comunque arrestato, venga rimesso immediatamente in libertà, come avvenuto ieri a Catanzaro, è del tutto evidente che non è più possibile garantire la sicurezza ai cittadini.
Palermo: bocciati gli orari in deroga. Vittoria storica della Consap, maggiori risorse e tutele per i colleghi.
Finalmente, dopo anni di lotta nei quali la CONSAP è stata l’unico sindacato a votare contro gli orari in deroga, anche altri sindacati (Sap – Coisp e Uil/Mp) hanno sposato la nostra linea, e per la prima volta hanno votato come noi, facendo bocciare gli orari in deroga. Orari che da molti anni fanno perdere soldi e diritti ai colleghi della Questura.
Non si può sopperire alla mancanza di risorse facendo fare ai poliziotti turni strani, cioè non riconosciuti dall’Accordo Nazionale Quadro e che comportano la perdita di indennità di straordinario, reperibilità e quant’altro, perché vanno a coprire a costo zero fasce orarie che altrimenti andrebbero pagate di straordinario. E che comportano anche orari di lavoro a volte massacranti.
Invitiamo, ma lo facciamo da anni, Siulp, Silp, Siap e Ugl, che hanno votato a favore degli orari in deroga, a rivedere le loro posizioni. Gli orari in deroga sono stati accettati fino ad oggi per il quieto vivere, i più malevoli dicono anche nella speranza di qualche guarentigia riconosciuta- ma noi siamo benevoli e a queste cose non vogliamo credere. Bocciarli non è da integralisti, come scrivono in un volantino affrettato le quattro sigle sindacali, ma da sindacalisti. E non è con il sacrificio dei colleghi che si può puntellare una polizia cadente. Dobbiamo mettere il Ministero – e non certo il Questore che cerca di fare il meglio con i mezzi che possiede- davanti all’emergenza di una polizia a Palermo insufficiente, “vecchia” senza mezzi e con poche dotazioni economiche. Dobbiamo fare capire in alto che devono mandare uomini e mezzi e non spolparci come ossa!
Sap- Coisp e Uil-Mp, con nostra grande gioia, ma anche un po’ di stupore, alla fine hanno in parte capito e si sono uniformati alla Consap, votando no. Tuttavia ci sorprendiamo nell’ apprendere, dal volantino sottoscritto dai tre, ma non da noi, che in realtà non hanno votato NO perché sono contrari agli orari in deroga (!!) né lo hanno fatto perché si sono resi conto che tali orari danneggiano, complessivamente, i colleghi. Fanno intendere che hanno detto no per imporre, alla prossima contrattazione, la propria linea di “maggioranza”, con una rimodulazione e la proposta di orari in deroga favorevoli ai colleghi. Ma quali orari in deroga favorevoli? E’ rarissimo che degli orari in deroga siano a vantaggio dei colleghi. Tra l’altro i tre fanno conto su una maggioranza assoluta che, permetteteci di dire, anche alla luce dei risultati delle disdette di ottobre, pare effimera e destinata a scomparire al prossimo capodanno.
A noi non interessa fare i direttori d’orchestra, non vogliamo fare parte di maggioranze o cartelli prefissati, non è il nostro obiettivo. Non è con le maggioranze o con le minoranze che si fa sindacato. Ma con il desiderio e la determinazione di andare sempre e comunque a vantaggio dei colleghi, anche a costo di sembrare brutti sporchi e cattivi. Ma coerenti!