Il allegato il notiziario settimanale Consap Informa n.7 del 25 febbraio 2017, edito dalla Segreteria Nazionale. In questo numero sono contenute le prime valutazioni sul provvedimento di riordino approvato dal Governo, la grave censura della Consulta Tecnici della Consap avverso le non omogenee previoni normative, la dura presa di posizione della Consap sulle modifiche volute unilateralmente dall’Ammnistrazione sulle divise del personale, la riunione dei quadri sindacali della Regione Campania a Salerno e il ricordo del nostro dirigente sindacale Rosario Sanarico.
X Reaprto Mobile di Catania: quando l’addestramento è un danno del collega. La Consap chiede l’intervento dei vertici ministeriali.
La Segreteria Nazionale ha segnalato al Dipartimento della Pubblica Sicurezza che le metodologie di addestramento di settore previste presso il Reparto Mobile di catania sono puntualmente disattese. E’ necessario far recuperare le numerose giornate di addestramento non effettuate per l’anno 2016. La Segreteria Provinciale ha segnalato, inoltre, una particolare attenzione verso uno dei componenti della locale struttura (sempre quello), il quale è costretto a saltare diversi turni di lavoro fuori sede per partecipare in data 27 p.v. all’imprescindibile ed inderogabile settimana di addestramento. Pertanto il collega (così ricompensato) non è potuto uscire fuori sede, viene prima assegnato al corpo di guardia per 5 giorni, poi messo in bella mostra come unico dipendente di riserva caserma ed ulteriormente tagliato fuori dai servizi più remunerativi (senza valido motivo).- Sembra una storia già vissuta.- Però quei 7 anni di ingiuste imputazioni gli hanno dato ragione in tribunale.- Sarebbe il caso di dargli più rispetto. Questo collega non è nuovo a trattamenti “diciamo particolari” da parte di codesta Direzione, lo abbiamo segnalato anche a dicembre 2016 quando la S.V. gli impose di andare a Lampedusa ad ogni costo, se no non sarebbe più uscito fuori sede. L’addestramento per l’anno 2017 può essere programmato a nostro parere senza danneggiare economicamente il collega, dato constatiamo che egli è il primo in lista e non viene considerato! Forse perché non aderisce al sott’ordine? Sarebbe grave!!
E’chiaro che danneggiare un collega comporta favorirne altro, è matematica, bene per quale motivo il collega non viene mai favorito? Nemmeno per errore?
A proposito di addestramento, in data 22/02/2017 abbiamo riscontrato gravi anomalie in tal senso, cioè squadre di O.P. composte da 7 elementi e da 8 elementi, addirittura quella da 7 elementi aveva due sovrintendenti.- Rimaniamo in attesa di produrre le relative istanze di acquisizione degli atti per osservare scientificamente la grave anomalia denunciata dal collega in questione.
Ormai, dopo aver visionato il decreto legislativo approvato ieri dal governo, dobbiamo prendere atto che l’amministrazione, nonostante le rassicurazioni fornite, non ha invece assolutamente recepito alcune nostre richieste di modifica del progetto di riordino che ci aveva presentato.
Ora, coloro che hanno articolato questa proposta, devono assumersi le responsabilita’ per intero dell’insoddisfazione degli uomini e delle donne della Polizia di Stato mortificati per l’ennesima volta nelle loro legittime aspettative e conseguentemente devono assumersi le responsabilita’ del personale insoddisfatto che si ripercuoteranno inevitabilmente sul servizio e quindi sulla sicurezza dei cittadini.
Dobbiamo dire la verita’, ci avevamo creduto nella possibilita’ di ottenere un buon riordino: c’erano le risorse e le condizioni per farlo! E ci avevamo creduto non per ingenuita’ma perche’ eravamo certi che il buon senso di chi rappresentava l’amministrazione avrebbe consentito di raggiungere un buon risultato.
Purtroppo ci siamo sbagliati: i burocrati dell’amministrazione non hanno saputo cogliere l’occasione per tutelare il personale della Polizia di Stato sfruttando quest’ ultima spiaggia ma anzi si sono piegati ai diktat delle altre forze di polizia.
Evidentemente il buon senso su cui confidavamo ce l’hanno, ma solo per le proprie carriere e cosi’, dopo ben 17 anni di errori commessi dall’amministrazione, ancora una volta questi illustri burocrati hanno abbandonato i loro uomini mentre la nave naufragava.
Deve anche esser chiaro che in questo riordino le organizzazioni sindacali non avevano nessun potere di veto con l’amministrazione, ma solo di carattere consultivo.
Ora non ci rimane che lottare per far apportare le indispensabili modifiche e lo faremo attraverso la politica nei prossimi mesi, durante l’ter parlamentare del decreto legislativo, approvato ieri dal governo.
Non lasceremo nulla di intentato perche’ questo riordino deve essere per i poliziotti e fara’ la differenza sull’efficienza della Polizia di Stato!
Giovedi 2 marzo prossimo il Segretario Generale, Giorgio Innocenzi e il Presidente Nazionale, Mauro Pantano inizieranno dalla Regione Campania il tour informativo sul recente decreto di riordino delle carriere approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e sull’apertura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro. L’appuntamento è a Salerno dove si ritroveranno tutte le rappresentanze provinciali per un proficuo e costruttivo dibattito.
Sicurezza: sindacati ps, dl è scelta coraggiosa e importante. Va dato atto a governo di aver mantenuto impegni presi
(ANSA) – ROMA, 23 FEB – Una scelta “importante” e”coraggiosa”, di cui “va dato atto al governo Renzi prima e Gentiloni dopo di aver lavorato in una materia complessa e difficile per qualsiasi esecutivo, rispettando gli impegni”. Lo affermano in una nota i sindacati di Polizia Siulp, Siap, CONSAP, Uil Ps e Anfp dopo l’approvazione da parte del Cdm del provvedimento per il riordino delle carriere del comparto sicurezza e difesa.
“Apprezziamo – proseguono i sindacati definendo “determinante” l’azione e l’impegno del ministro Minniti – lo
sforzo profuso anche sul fronte finanziario, teso a rendere più efficace il sistema dei corpi di Polizia, la funzionalità degli uffici e l’efficienza operativa”. “Si tratta di una scelta coraggiosa: è infatti il primo intervento di sistema sulle forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, dopo la Legge 121.
È un passo importante – concludono – per implementare il processo di valorizzazione e di professionalizzazione delle
donne e degli uomini in seno ai ruoli e alle qualifiche del comparto Sicurezza”.(ANSA).
Bozza riordino delle carriere: Consulta Nazionale Tecnici denuncia sperequazioni tra i diversi ruoli.
Con estremo rammarico, la Consap, in merito all’ultima bozza di riordino divulgata, si vede costretta a denunciare al capo della Polizia e al Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI il fatto che nessuno dei suggerimenti migliorativi proposti per gli appartenenti al ruolo tecnico della Polizia di Stato sia stati preso in considerazione. Ma ancor di più, si evidenzia, come siano stati previsti addirittura dei provvedimenti penalizzanti, discriminatori ed ingiustificati a carico dei dipendenti del ruolo tecnico se confrontati con gli equivalenti dipendenti del ruolo ordinario. Pienezza di dettagli per gli uni, rinvio a provvedimenti del Capo della Polizia per gli altri, progressione di carriera fino al ruolo dei funzionari per gli appartenenti al ruolo ordinario contro lo stop al ruolo degli ispettori tecnici per i dipendenti del ruolo tecnico.
Davvero grave ed inaccettabile.
Nello specifico:
Parte a regime
1. DPR n. 337 art. 25 bis: Concorso per la nomina a vice ispettore tecnico: partecipano i cittadini italiani in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore nonché, ove sia previsto dalla legge, del diploma o attestato di abilitazione ovvero laurea triennale. Per l’equivalente qualifica del ruolo ordinario, invece, l’art. 27 bis del DPR 335 prevede il “semplice” possesso del diploma di scuola superiore: stessa qualifica, stesso parametro stipendiale, stessa retribuzione ma con tre anni di formazione universitaria in più per i tecnici;
2. DPR n. 334, art. 5 bis: Accesso alla carriera dei funzionari mediante concorso interno: l’accesso alla qualifica di vice commissario è riservato al personale del ruolo degli ispettori in possesso della laurea triennale. Nell’equivalente ruolo tecnico, invece, art. 31: Accesso alla carriera dei funzionari tecnici di Polizia: avviene mediante concorso pubblico per i cittadini in possesso della laurea magistrale per il profilo cui si concorre, il venti per cento dei posti è riservato al personale della polizia di stato in possesso sempre della laurea magistrale (e non triennale come l’equivalente ordinario); ciò vuol dire che tutte le professioni di cui oggi si serve l’amministrazione per il cui esercizio è richiesta la laurea triennale (chiesta nei bandi di concorso anche dalla nostra amministrazione) quali infermieri, fisioterapisti, tecnici di radiologia, etc., non potranno avere la possibilità di andare oltre l’ inquadramento da “semplice” diplomato ovvero ispettore tecnico. Perché queste lauree triennali non hanno l’opportunità di accedere al ruolo dei funzionari come previsto per gli equivalenti del ruolo ordinario? Ispettore ruolo ordinario più laurea triennale partecipa a selezione interna per funzionario; ispettore tecnico più laurea triennale deve morire ispettore.
Ulteriori gravi criticità riguardano poi la fase transitoria:
1. Sezione II, art. 2, punto dd): posti disponibili in organico alla data del 31 dicembre 2017 per l’accesso alla qualifica di vice ispettore tecnico tramite concorso interno, si provvede mediante un concorso per titoli da espletarsi anche con modalità telematiche secondo quanto previsto dall’art.25 ter nel medesimo decreto: ovvero prova scritta e prova orale. NON E’ SOLO PER TITOLI QUINDI???? E, tra l’altro, non viene specificato, a differenza per quanto riguarda i Ruoli Ordinari, il mantenimento della sede.
2. Sezione II, art. 2, punto ee): idem, alla nomina di direttore tecnico si provvede attraverso un concorso interno, per titoli, consistente in una prova scritta e in un colloquio….omissis…NON E’ SOLO PER TITOLI QUINDI????
3. Sezione II, art. 2, punto ii): i sovrintendenti tecnici capo che al 1 gennaio 2017 hanno maturato 5 anni sono promossi sovrintendente tecnico capo?
Sperequazione grave che, un’onesta organizzazione sindacale che ha a cuore le sorti dei lavoratori, non può avallare. E’ evidente che ci sono delle responsabilità in capo alla Direzione del servizio tecnico scientifico che da sempre ha fatto fatica a comprendere le cose più ovvie per questo mortificato ruolo tecnico e che probabilmente nulla o poco ha traslato al ruolo tecnico quanto previsto per il ruolo ordinario. Una Direzione distratta da altre cose probabilmente e che andrebbe quanto prima rinnovata.
Alla luce di quanto esposto, la scrivente O.S., chiede un ultimo estremo sforzo di S.E. il sig. Capo della Polizia affinché, prima dell’imminente chiusura dei lavori, si possano sanare queste gravi discriminazioni tra appartenenti alla stessa amministrazione.
In mancanza di riscontro, la scrivente O.S. a tutela dei lavoratori che rappresenta si vedrà costretta ad incaricare il proprio ufficio legale per intraprendere un’interrogazione parlamentare urgente ed eventuale predisposizione di ricorso giurisdizionale per segnalare la discriminazione che si sta consumando nella Polizia di Stato.
In attesa di riscontro si porgono cordiali saluti.
Osservatorio Sanità Consap Il Segretario Nazionale
Maurizio BELLINI Gianni VALERI
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha diffuso la circolare relativa al 165° anniversario della fondazione della Polizia. Quest’anno la cerimonia celebrativa si terrà a Roma il 10 aprile, alle ore 11,00, presso la Terrazza del Pincio.
Mercoledì 22 febbraio, alle ore 12,00, la Consap e le altre organizzazioni sindacali sono state convocate al Viminale dal vice capo della Polizia, Piantedosi per discutere l’ultima bozza di riordino delle carriere. Il testo dovrebbe contenere le ultime modifiche richieste con forza dalla Consap. L’articolato predisposto dall’Ammnistrazione, prima di ogni decisione, sarà sottoposto al vaglio di tutti i nostri iscritti al fine di determinare la posizione ufficiale della nostra organizzazione.
agg. sui lav. relativi ai decr. attuat. di cui art. 8 l. 7-8-2015 n.124..tif
Il 27 febbraio, alle ore 16,00, presso l’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia la Consap incontrerà il Capo della Polizia per discutere gli aspetti applicativi del decreto emanato il 2 gennaio scorso in materia di sorveglianza e prevenzione della salute.Sorveglianza sanitaria e prevenzione della salute.
Divisa operativa destinata agli operatori della Polizia di Stato in servizio presso gli Ispettorati di P.S..
Con circolare prot.10174 datata 8/7/2016 il Capo della Polizia, ha definito alcune prescrizioni ed esenzioni per l’uniforme indossata dal personale della Polizia di Stato per garantire l’applicazione uniforme sul territorio nazionale del Decreto del Ministro dell’Interno del 4 ottobre 2005, rivisitato con il D.M. del 31.12.2015 per le nuove esigenze operative.
La descrizione dei singoli capi di vestiario nelle singole tabelle è stata oggetto di un lungo lavoro di una apposita commissione, la quale ha valutato tutte le segnalazioni esigenziali pervenute, considerando ogni aspetto estetico ed operativo per l’uso della Divisa da parte degli operatori Polstato. Nelle nuove tabelle, sono specificati gli accessori destinati per ogni tipologia d‘impiego nei rispettivi Uffici, sia della Divisa Ordinaria – destinata a tutti i poliziotti – sia per la Divisa Operativa, destinata a tutti gli operatori che non svolgono attività investigativa, senza eccezione alcuna e mantenendo Uniformità estetica anche nei casi di qualche cerniera aggiunta, come nei casi degli artificieri.
Di recente, si è informalmente appreso che, in piena autonomia, è stato istituito un gruppo di lavoro, per definire una nuova Divisa, da far indossare ai poliziotti in servizio presso gli Ispettorati.
Ciò premesso la Segreteria Nazionale ha chiesto ai vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza di riscontrare la veridicità di questa informazione assunta, ed in caso di conferma, di conoscere i motivi d’urgenza e necessità per non interessare la Commissione paritetica, ancora in essere, considerando che è l’unico gruppo di lavoro previsto e normato, per poter assumere decisione e valutare le presunte diverse esigenze sorte, nell’ultimo periodo, in questi Uffici di Palazzo.