Si è tenuta oggi la programmata riunione del Consiglio Provinciale Consap di Lucca alla presenza del Segretario Nazionale, Gianluca Pantaleoni e del Segretario Generale Regionale Toscana, Giovanni Pontillo. Il Consiglio Provinciale, dopo aver ringraziato Indro Marchi, costretto per ragioni personali ad un passo indietro, per il qualificato lavoro svolto per anni alla guida della struttura provinciale, ha eletto all’unanimità Andrea Russo, in servizio presso il Distaccamento Polstrada di Viareggio, nuovo Segretario Generale Provinciale di Lucca. Al neo dirigente provinciale gli auguri più sinceri di buon lavoro da parte della Segreteria Nazionale.
Il 18 ottobre u. sc. in occasione della visita del Capo della Polizia – pref. Franco GABRIELLI presso la Questura di taranto, la Segreteria Provinciale Consap gli ha consegnato la nota sindacale di seguito riportata, nella quale si evidenziano alcune criticità riscontrate sul territorio nell’espletamento delle attività di servizio.
“Signor Capo della Polizia siamo lieti e la ringraziamo per la Sua presenza a Taranto.
Cogliamo l’occasione per rappresentarLe tutta la nostra preoccupazione per una serie di criticità che il nostro territorio rappresenta negativamente, e che negli ultimi anni sono degenerate.
Il contesto di Taranto e provincia, è afflitto da vicende economiche e ambientali che hanno segnato negativamente lʼintero territorio e si stanno, altresì, materializzando elementi che inducono a ritenere che vi sia in atto unʼinsidiosa escalation della malavita locale che sta pian piano riguadagnando terreno, con una ripresa delle attività illegali che subiscono tra lʼaltro, lʼinfiltrazione di contesti criminali sempre più organizzati.
Nello scenario delle varie criticità, vi è sicuramente il carico di lavoro assorbito dalle esigenze del sistema di accoglienza ed identificazione profughi presso l’istituito HotSpot, per i quali si sussegue un’intensa e complessa attività di gestione da parte degli uffici preposti e dei colleghi addetti ai servizi di accompagnamento ed accoglienza dei migranti, i quali sono quasi sempre caratterizzati dall’inevitabile urgenza.
In tale contesto, di attenzione costante da parte di organismi di Intelligence interna ed europea, la minaccia terroristica è un fattore da non sottovalutare e che, ormai, non è contestualizzata ad alcun confine geografico, anzi può riguardare anche il nostro territorio considerato l’alto numero di siti d’interesse strategico nazionale presenti.
In questo senso non si comprende perchè in Taranto non è stato istituito l’U.O.P.I (Unità Operative di Pronto Intervento), come se questo territorio fosse immune da ogni avvisaglia terroristica, anche se poi l’attività di monitoraggio da parte dei colleghi interessati della locale Questura e di altri Enti, è incessante.
Altro aspetto di non poco conto riguarda la salubrità dei luoghi di lavoro e la tutela della salute di tutto il personale che presta servizio presso l’HotSpot e gli uffici di polizia pertinenti al perimetro dell’ILVA (Polmare e PolFer). L’Ilva ha provocato e provoca malattie e decessi nei quartieri più vicini all’impianto, soprattutto nei bambini. Tra il 2008 e il 2014 c’è stato un nesso chiaro tra l’inquinamento e la mortalità nei rioni a rischio di Taranto, soprattutto per cause respiratorie. Non solo: quando sono aumentati due veleni – le polveri sottili e l’anidride solforosa – ci sono stati più ricoveri, con effetti “importanti” nei bambini fino ai 14 anni. In pratica più il siderurgico tarantino produce, più inquina, più aumentano determinate malattie e cause di morte, tra le quali i tumori. Sono le conclusioni choc dello “Studio di coorte sugli effetti delle esposizioni ambientali ed occupazionali sulla morbosità e mortalità della popolazione residente a Taranto”, voluto dal Centro Salute e Ambiente della Regione Puglia. La ricerca indica un nesso tra inquinanti e mortalità, dunque, tra l’inquinamento prodotto dal polo siderurgico della città jonica e la salute di chi vive nei rioni più vicini, dove le emissioni arrivano più facilmente. Secondo gli scienziati: “L’esposizione continuata agli inquinanti emessi dall’impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell’organismo umano che si traducono in eventi di malattia e morte”.
A tal proposito, questa O.S. chiede alla S.V. Ill.ma un’attenzione estrema su questo tema che riguarda la salute dei poliziotti, prevedendo nel breve periodo un attento monitoraggio dei luoghi di lavoro sopra indicati ed uno screening costante di tutto il personale ivi impiegato, per la prevenzione di malattie tumorali, considerato l’alto rischio presente.
A fronte di tutto ciò, si consideri che le risorse umane operanti presso la Questura di Taranto sono drasticamente sotto organico di circa 120 unità, non considerando gli uffici periferici e tutte le specialità operanti sul territorio. Quest’ultima criticità incide in maniera preponderante sul carico di lavoro di ogni singola unità operativa, mettendo a rischio l’incolumità personale di chi opera sotto stress quotidianamente, in continue situazioni critiche e di emergenza.
L’ultimo problema che intendiamo segnalarLe riguarda il mancato benessere del personale. Nell’ottica che il benessere del personale negli ambienti di lavoro è un obiettivo che dovrebbe essere perseguito dai datori di lavoro per molteplici motivi, dovrebbe essere permesso ai lavoratori sedentari e non, di svolgere un minimo di attività fisica agevolandoli, per esempio, con l’attrezzare il luogo di lavoro di una piccola palestra. Con l’anzianità di servizio è stato riscontrato da diversi studi universitari, un aumento di problematiche di salute collegate all’aumento del peso e non solo, e quindi, incentivando, invogliando i lavoratori ad un minimo di attività fisica potrebbe verificarsi, per esempio, che almeno una piccola percentuale senta il bisogno di essere più in forma. L’intento è quello di fornire un servizio ai propri dipendenti, per migliorarne il benessere psico-fisico e, di conseguenza, la produttività. Tale modus operandi svolge inoltre un ruolo essenziale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari o l’obesità.
Nella Questura di Taranto abbiamo una bellissima struttura adibita a palestra, ma inattiva perchè priva di attrezzatura sportiva. Con l’occasione Le chiediamo la possibilità di reperire risorse economiche affinchè questa meravigliosa struttura assolva al compito per cui era stata progettata.
Per queste ragioni, Le chiediamo di valutare e sollecitare un intervento straordinario concretamente finalizzato ad aumentare le risorse in termini di uomini e mezzi a disposizione delle autorità di Pubblica Sicurezza della provincia di Taranto, i cui operatori, come dicevamo prima, malgrado tutto, egregiamente stanno comunque assolvendo ai compiti assegnatigli. Sarebbe questo un importante segnale di concretezza e risposta immediata, rispetto ad una domanda di sicurezza che i cittadini manifestano quotidianamente.
Confidando nella Sua sensibilità istituzionale, invero più volte manifestata nei confronti delle donne e degli uomini in divisa, restiamo in attesa di un fattivo riscontro e, con lʼoccasione, Le porgiamo sentimenti di rinnovata stima”.
AdnKronos: Viminale stila “classifica” sindacati. In grandi città trend di crescita per la Consap, seconda a Roma e Napoli.
Roma 19 ott. (AdnKronos) Più del 90% del personale della Polizia è sindacalizzato: in cima alla classifica delle tante organizzazioni sindacali della pubblica sicurezza è il Siulp, con 25.042 iscritti, segue il Sap a quota 17.880 e il Siap a 11.143. Seguono Ugl a 8.461, Silp Cgil a 8.269, Consap con 7.490 (ma seconda a Roma e Napoli), Coisp con 7.121 iscritti e Uil a 6.701. Sono i dati ministeriali, aggiornati al 31 dicembre 2015, sulla consistenza associativa delle Organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato diffusi dall’Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale. Commentando la prima posizione, il Segretario Nazionale del Siulp, Felice Romano sottolinea all’AdnKronos la “fiducia della categoria per le politiche da noi portate avanti tra cui lo sblocco del tetto salariale”. Da registrare il trend di crescita della Consap, sesta in “classifica” nazionale con 7.490 iscritti. “Siamo la seconda organizzazione sindacale sia a Roma con 2012 iscritti, sia a Napoli con 1193 – spiega all’AdnKronos il Segretario Generale Giorgio Innocenzi. A livello nazionale abbiamo guadagnato molte posizioni, scavalcando compagini storiche come la Uil. L’alta sindacalizzazione registrata in polizia è un’eccezione nel pubblico impiego, che non inficia però l’efficienza istituzionale, confermata dall’alto gradimento della pubblica opinione”.
Esito esame congiunto sull’accordo quadro CONSIP per i servizi di gestione integrata delle trasferte di lavoro.
Nel pomeriggio di ieri si è tenuto l’esame congiunto tra l’Amministrazione, rappresentata dal Direttore Centrale per i Servizi di Ragioneria, Dirigente Generale Dott. Francesco Ricciardi, dal Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, Vice Pref. Tommaso Ricciardi, e le scriventi OO.SS. della Polizia di Stato, relativamente all’Accordo Quadro CONSIP per i servizi di gestione integrata delle trasferte di lavoro.
Nel corso del confronto, è emersa la necessità di approfondire la problematica in argomento ed in particolare fare chiarezza sulla riservatezza dei nominativi dei dipendenti per i quali dovrà essere predisposto il biglietto di viaggio, in occasione delle trasferte in Ordine Pubblico, nei casi in cui non si utilizzino i mezzi dell’Amministrazione e a tale proposito occorrono garanzie per la sicurezza del personale, nella trattazione dei dati da parte di un’agenzia privata che sarebbe titolare dei nominativi di tutto il personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, impiegato nei vari servizi di O.P. su tutto il territorio nazionale.
L’Amministrazione ha precisato che la CONSIP ha messo a disposizione n. 4 agenzie di viaggio per garantire detto servizio di biglietteria con due opzioni, una che consente di verificare il prezzo più basso disponibile sul mercato su un determinato volo/aereo e scegliere con quale partire, e la seconda opzione riguarda l’aspetto di indirizzo, che è finalizzato ad accentrare i pagamenti nelle varie Prefetture.
Le scriventi OO.SS. hanno evidenziato inoltre la necessità di un maggiore approfondimento della problematica in questione con la Direzione Centrale per i Servizi di Ragioneria, prima di aderire all’Accordo quadro CONSIP per la gestione delle trasferte in O.P. delle Forze di Polizia e pertanto hanno chiesto all’Amministrazione di fornire a tutti i sindacati un link relativo dell’Accordo Quadro CONSIP.
Le OO.SS. del cartello hanno chiesto altresì chiarimenti per ciò che concerne l’utilizzo di titoli di viaggio “chiusi” o “aperti” per evitare di penalizzare il personale che si dovrà recare in trasferta, ed in particolare i colleghi che vengono comandati di servizio fuori sede in missione all’ultimo momento o nei giorni prefestivi e festivi, i quali, non avendo la possibilità di usufruire del biglietto per recarsi in missione, dovrebbero anticipare le risorse economiche di tasca propria e provvedere autonomamente a tali incombenze, con gravi danni economici per i dipendenti e le loro famiglie.
Un altro punto di particolare rilevanza che le sigle sindacali del cartello hanno evidenziato con forza, è stato quello relativo al trattamento di missione per le trasferte con la possibilità di autorizzare l’uso del trasporto ferroviario compreso quello con “Frecce” ed “Italo” non come ha annunciato l’Amministrazione che ha dato la disponibilità per l’utilizzo della seconda classe ma, così come è previsto dal CCNL, l’utilizzo della prima classe, in quanto, se venisse applicato erroneamente tale criterio, sarebbe una violazione del contratto di lavoro della categoria che prevede per tutti gli operatori di polizia l’utilizzo della prima classe nel trasporto ferroviario.
Successivamente, le sigle sindacali, insieme all’Amministrazione, hanno concordato la necessità di fissare un successivo incontro per individuare delle soluzioni adeguate che rendano un migliore servizio agli operatori di polizia per quanto riguarda le trasferte in O.P. nei casi in cui non si utilizzino i mezzi dell’Amministrazione e per avere le giuste garanzie di sicurezza, di riservatezza e di privacy per tutto il personale impiegato in detti servizi di istituto. Si precisa altresì che su proposta delle scriventi OO.SS., l’Amministrazione si è riservata di fornire ulteriori chiarimenti in un apposito incontro che verrà fissato quanto prima, dopo aver trasmesso la documentazione completa relativa al suddetto Accordo Quadro CONSIP.
Seguiranno ulteriori informazioni non appena vi sarà la prossima seduta di confronto con l’Amministrazione.
Rappresentatività sindacale: la circolare diffusa dal Viminale certifica la crescita della Consap.
La circolare diramata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, relativa alla consistenza associativa delle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato al 31.12.2015 conferma l’alto tasso di sindacalizzazione dei poliziotti.
Questo dato, unito al crescente apprezzamento che l’istituzione Polizia riscuote nell’opinione pubblica, smentisce quanti sostengono che la sindacalizzazione pregiudica l’efficienza e la funzionalità.
A fronte di circa centomila appartenenti alla Polizia di Stato ben 92.107 hanno aderito ad una delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. La Consap, in questo contesto – conferma il trend di crescita registrato negli ultimi anni che ci ha portato quest’anno a scavalcare compagini come la Uil Polizia ed il Coisp.rilevazione_e_certificazione_consistenza_associativa_delle_ooss_alla_data_del_31-12-2015http://www.consap.org/wp-content/uploads/2016/10/RILEVAZIONE_E_CERTIFICAZIONE_CONSISTENZA_ASSOCIATIVA_DELLE_OOSS_ALLA_DATA_DEL_31.12.2015-1.pdf
Grazie alla determinazione dell’azione del cartello sindacale, che attraverso il confronto e dialogo costante con il Governo e con i gruppi parlamentari moderati, come ampiamente anticipato in altri comunicati e, dopo aver gestito con successo la vertenza per lo sblocco del tetto salariale, per il 2017 viene confermato lo stanziamento aggiuntivo di 390 milioni di euro che sommati ai 147 (119+28) già disponibili, necessari per poter realizzare un progetto di riordino delle carriere e delle funzioni che soddisfi e ristori la più ampia platea possibile di personale.
A ciò si aggiunge la conferma che gli 80 euro saranno resi strutturali in busta paga a partire dal 1 gennaio 2017 con effetti anche sulla previdenza e la liquidazione che, come noto, con il sistema contributivo è indispensabile per il futuro dei poliziotti e delle famiglie, come richiesto e rivendicato dalle scriventi OO.SS. Se gli impegni del Governo verranno confermati nella fase di approvazione parlamentare della legge di stabilità, si aprono spiragli che, rispetto al passato, dimostrano un’attenzione concreta verso il mondo degli uomini e delle donne delle Forze dell’Ordine. Viene così premiata la politica sindacale del nostro Cartello che si è dimostrata determinata e corretta, non essendosi lasciata trascinare in azioni di protesta tanto strumentali quanto inutili e dannose, da parte dei soliti populisti e demagoghi che poco hanno a che fare con gli interessi della categoria, piuttosto le loro azioni appaiono finalizzate ad obiettivi assai meno nobili. I lavori e le trattative sindacali e politiche propedeutiche all’approvazione della legge di stabilità, finalmente iniziano a ridare ai Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico l’attenzione che meritano, atteso che, sono in previsione ulteriori concorsi per nuove assunzioni, necessari per lenire la grave carenza degli organici ed invertire la tendenza dell’età media eccessivamente elevata degli operatori, aspetto che inciderà anche nella mobilità interna.
Noi riteniamo che la Sicurezza non debba avere colori politici ma deve essere considerata un elemento imprescindibile per la sviluppo del Paese e per il vivere sereno dei cittadini. Contrariamente ad altri, dialoghiamo con tutte le forze politiche democratiche ma non estremiste, al fine di far conoscere a tutto il mondo politico le esigenze dei poliziotti ed i loro bisogni. Noi, sottolineiamo, non facciamo manifestazioni o proteste, quando ci sono trattative delicate in corso con il Governo, ancor più se questo, con dichiarazioni e affermazioni fatte nelle varie interlocuzioni formali ed informali, dimostra disponibilità nell’accoglimento delle nostre istanze.
Noi riteniamo che questo sia il modo giusto di far sindacato e ci siamo sempre rifiutati di fare da stampella a qualsiasi partito o esponente politico. Con la medesima ferma determinazione, ci impegneremo e faremo le nostre battaglie per cercare di far reperire più risorse possibili per il rinnovo del contratto, anche al fine di interrompere gli effetti nefasti prodotti sugli stipendi dei poliziotti dal blocco dei contratti e dal blocco del tetto salariale, solo di recente sanato da questo esecutivo, grazie al nostro concreto impegno, come a tutti noto. Così noi intendiamo fare Sindacato.
Due anni fa la giornalista de il Messaggero, Alessia MARANI riprendendo una documentata denuncia della Consap, scrisse un bell’articolo sulla nota questione della “scomparsa nel nulla” di oltre500 algerini dall’aeroporto di Fiumicino. Ebbene l’allora Dirigente della V Zona, Antonio Del Greco la querelo’ per danno alla sua immagine.
L’altra settimana il giudice ha archiviato definitivamente la denuncia.
A che serviva quella querela infondata dall’inizio? Forse solo a ‘spaventare’? Oppure per dire a qualcuno ‘ho querelato’ e quindi ‘non è vero.
Giustizia dunque è fatta. Complimenti alla brava e coraggiosa giornalista.
L’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, che all’epoca dei fatti si schierò con il prefato dirigente dichiarando che la nostra denuncia era infondata e che la giornalista andava perseguita, dovrebbe quanto meno avere la bontà di chiedere scusa.
Dubitiamo fortemente che lo farà.
La Direzione Centrale per le Risosrse Umane ha diffuso l’elenco delle provincie disponibili per le assegnazioni dei frequentatori del 196 corso per allievi agenti polstato.
Il 12 ottobre si è tenuto un nuovo confronto con l’Amministrazione rispetto alla delega per il riordino delle carriere. La delegazione dell’Amministrazione era guidata dal Vice Capo per il Coordinamento Prefetto Matteo PIANTEDOSI. Nel corso della riunione, è stata illustrata una nuova ipotesi basata non più sul limite di 119 milioni di euro già stanziati e disponibili ma su una disponibilità complessiva di oltre 500 milioni di euro a regime, quindi con un incremento di circa 390 milioni di euro, in linea con le richieste delle sottoscritte OO.SS., alle quali la parte pubblica ha garantito che detto incremento non andrà ad incidere sui circa 440 milioni annui attualmente utilizzati per il bonus specificità di 80 euro mensili netti.
Abbiamo innanzitutto contestato la perdurante assenza di elementi idonei a valutare quanto accadrebbe per le qualifiche dirigenziali e il ridottissimo lasso di tempo che è stato disponibile per l’analisi del testo, per cui sarà necessario acquisire le informazioni mancanti e disporre di altro tempo per esaminare compiutamente le ipotesi prospettate. Al momento, la valutazione è per forza di cose preliminare e potrebbe essere soggetta a precisazioni e puntualizzazioni.
Per ora possiamo con certezza affermare che nella bozza, così come avevamo richiesto, oltre alla previsione del diploma di scuola media superiore come titolo di studio necessario per l’accesso alla carriera di base, diversamente dai precedenti riordini, è contemplato un riconoscimento immediato per tutto il personale, attraverso la rideterminazione dei valori parametrali con benefici economici per tutte le qualifiche, dalla prima del ruolo di base a quella apicale.
Detta previsione permetterebbe, a tutti coloro che, nell’immediato o a breve termine, non potranno usufruire delle nuove procedure di avanzamento in qualifica, di avere comunque un beneficio economico.
Ulteriore elemento positivo della ipotesi illustrata è la previsione di riduzione dei tempi di permanenza che prevederebbe una carriera unificata, per anzianità, da Ag a Sov.te Capo che si sviluppa nel corso di 24 anni in luogo dei 29 attuali. Anche per quel che concerne il percorso di carriera nel ruolo degli ispettori è previsto un tempo di percorrenza di 25 anni rispetto ai 32 attuali.
La stessa ipotesi di riordino prevede, inoltre, che dopo 4 anni di permanenza nelle qualifiche apicali di ciascun ruolo, e dunque prima del raggiungimento del punto parametrale corrispondente a + 8 anni, è attribuito un ulteriore incremento retributivo per la valorizzazione della professionalità acquisita con l’anzianità.
Fin qui, quindi, accolta la nostra richiesta di maturare il massimo possibile il più presto possibile per più tempo possibile, anche in previsione degli effetti pensionistici.
Nella stessa bozza permane, tuttavia, il riferimento alla denominazione “con incarico speciale” unitamente alla previsione che agli Assistenti Capo possa essere attribuita, in modo facoltativo, dal dirigente, la qualifica di ufficiale di P.G.
Questi punti del progetto sono stati oggetto di contestazione da parte di tutte le scriventi OO.SS. che ne hanno chiesto l’espunzione.
Altri elementi inaccettabili del progetto dell’Amministrazione, sono individuabili nella mancata chiarezza sulla previsione di meccanismi di progressione di carriera atti a garantire la cosiddetta “carriera aperta dalla base”, sia nel passaggio tra Assistente Capo e Vice Sovrintendente, che nel passaggio dal ruolo dei Sovrintendenti al ruolo degli Ispettori. Invero, da questo punto di vista, le ipotesi prospettate non tengono conto del fatto che oltre il 50 per cento degli attuali sovrintendenti riveste la qualifica apicale.
Inoltre, non è sfuggita la mancanza di previsione rispetto alle specificità che debbono essere riconosciute ad alcuni corsi dei Sovrintendenti (15 – 16 e 17) così come agli ispettori ante riforma di cui all’articolo 25 della 334/2000.
In particolare, appare deprecabile che nel progetto illustrato dall’Amministrazione non si rinvengano, né nella fase transitoria né in quella a regime, soluzioni idonee a risarcire le penalizzazioni rinvenienti dalla mancata indizione dei concorsi per il Ruolo direttivo speciale, del quale è prevista una soppressione non bilanciata, come richiesto, dall’istituzione di un ruolo direttivo ordinario al quale accedere con la laurea breve, attraverso un meccanismo di alimentazione interna dal ruolo degli Ispettori.
Al riguardo, appare insufficiente la previsione di un ruolo direttivo ad esaurimento di 1300 posti per accedere al quale, anche gli Ispettori destinatari dei primi concorsi del vecchio ruolo direttivo speciale, oggi circa 2400, debbono sostenere un concorso a distanza di 15 anni, con gravi ed irreparabili danni sulla carriera.
Proprio la mancata previsione di meccanismi atti a ricollocare tutti gli Ispettori che avevano diritto per primi a partecipare ai concorsi per il ruolo direttivo speciale, frustra e pregiudica il funzionamento del cosiddetto sistema dei vasi comunicanti che la stessa Amministrazione aveva ritenuto la base di un riordino della carriere serio ed equilibrato.
Invero, proprio perché si prevede l’accesso al ruolo degli Ispettori con diploma e previo corso di formazione di tre anni, alla fine del quale si consegue la laurea breve, occorre a fortiori prevedere uno sbocco di carriera per il ruolo degli ispettori che, altrimenti, costituirebbe un tappo per la progressione in carriera di tutti gli altri ruoli Agenti, Assistenti e Sovrintendenti.
Altrettanto grave è la previsione di una dirigenzializzazione dei funzionari che esclude i commissari Capo ed è completamente reticente in ordine alla contrattualizzazione della dirigenza.
Nello stigmatizzare la quasi totale mancanza di informazioni al riguardo, si è rimarcata la necessità di comprendere la reale portata dell’intero progetto (ancora del tutto oscuro) che si vorrebbe adottare per il personale del Ruolo tecnico-scientifico e professionale, compresi gli orchestrali, per il quale, ci è stato confermato, sarà a breve predisposto un specifico incontro/confronto tra l’Amministrazione e le OO.SS..
In estrema sintesi, quindi, si è ribadita la ferma necessità di uno sforzo maggiore nella c.d. fase transitoria, che è, poi, quella che deve prevedere la più ampia riqualificazione possibile del personale oggi operante.
La riunione si è, dunque, conclusa con un aggiornamento dei lavori, attesa anche l’imminente presentazione, da parte del Governo, del disegno di legge di stabilità, dal quale si avrà una maggiore contezza sulle effettive risorse destinate per il riordino delle carriere del personale del Comparto Sicurezza e Difesa.
Le Sottoscritte OO.SS. hanno ribadito la volontà di continuare il confronto sottolineando gli aspetti positivi del nuovo progetto, ma rimarcando, altresì, il fatto che, al momento, sussistono ancora troppi ostacoli da superare per raggiungere una soluzione soddisfacente e accettabile sia per le aspettative del personale che per la funzionalità dell’Amministrazione.
Si è tenuta stamani al Viminale la programmata riunione sul riordino delle carriere.
L’ipotesi di revisione dei Ruoli della Polizia di Stato prodotta dall’Amministrazione a seguito delle direttive del nuovo Capo della Polizia e’ stata trasmessa alla nostra Organizzazione nella tarda serata di ieri.
Presenti per l’Amministrazione il Vice Capo Piantedosi, il nuovo Direttore Centrale delle Risorse Umane Papa , Ianniccari dei Tecnici, Bella del Legislativo e Ricciardi delle Relazioni Sindacali.
In rappresentanza della CONSAP il Segretario Generale Innocenzi ed il Presidente Nazionale Pantano.
La parte pubblica ha rappresentato che alle risorse già disponibili a regime, pari a 119 milioni di euro, dovrebbero essere aggiunti 28 milioni di euro residui più 390 milioni di euro di nuovo stanziamento.
Il Segretario Generale Innocenzi, pur apprezzando i passi in avanti rilevati nella bozza, con particolare riguardo alla riparametrazione generale ed all’anticipazione nelle promozioni, ha sostenuto la necessità di effettuare approfondimenti e di apportare modifiche , per eliminare numerose criticità ancora presenti nella griglia giuridica.in atto presso il Viminale la programmata riunione sul riordino delle carriere.
L’ipotesi di revisione dei Ruoli della Polizia di Stato prodotta dall’Amministrazione a seguito delle direttive del nuovo Capo della Polizia e’ stata trasmessa alla nostra Organizzazione nella tarda serata di ieri.
Presenti per l’Amministrazione il Vice Capo Piantedosi, il nuovo Direttore Centrale delle Risorse Umane Papa , Ianniccari dei Tecnici, Bella del Legislativo e Ricciardi delle Relazioni Sindacali.
In rappresentanza della CONSAP il Segretario Generale Innocenzi ed il Presidente Nazionale Pantano.
La parte pubblica ha rappresentato che alle risorse già disponibili a regime, pari a 119 milioni di euro, dovrebbero essere aggiunti 28 milioni di euro residui più 390 milioni di euro di nuovo stanziamento.
Il Segretario Generale Innocenzi, pur apprezzando i passi in avanti rilevati nella bozza, con particolare riguardo alla riparametrazione generale ed all’anticipazione nelle promozioni, ha sostenuto la necessità di effettuare approfondimenti e di apportare modifiche , per eliminare numerose criticità ancora presenti nella griglia giuridica.