La Segreteria Nazionale ha segnalato al Dipartimento della Pubblica Sicurezza la grave carenza di igiene e salubrità riscontrata dalla Segreteria Provinciale Consap di Padova presso la Caserma Pietro Ilardi, nella fattispecie nelle palazzine del II Reparto Mobile arrivate al limite della decenza e, certamente, in violazione delle norme che dettano gli standard di vivibilità.
La Consap, invero, il 14 ottobre u.sc. in sede di riunione della Commissione Protezione Sociale e Benessere del Personale e, informalmente, più volte alla stessa Direzione del Reparto ha provveduto a segnalare il degrado provocato dall’accumulo di rifiuti di qualsiasi genere che i colleghi accasermati e non (spogliatoi) sono costretti ad avere a causa di una direzione “attenta” a molte problematiche ma assente per quel che riguarda l’igiene e la salubrità dei colleghi.
Una disattenzione molto grave in quanto riguarda una caserma che con le sue tre palazzine “ospita “ 300 colleghi costretti a condividere i loro ambienti con cestini straripanti di rifiuti (la ditta di pulizie ritira i rifiuti una volta ogni dieci giorni), con bagni che raramente conoscono l’odore del detersivo, con “turche” guaste e maleodoranti e ultimamente anche con grossi ratti che circolano indisturbati.
La presenza dei roditori alla interno del II piano della Palazzina “Celere” merita urgente attenzione e intervento.
Premesso quanto sopra, è stato richiesto un urgente intervento ministeriale sulla dirigenza del Reparto affinchè sia disposta immediatamente una efficace disinfestazione e un’igienizzazione periodica dei locali.
Padova: grave carenza di igiene e salubrità nella Caserma Pietro Ilardi. Consap, disporre immediata disinfestazione e igienizzazione periodica dei locali.
Lunedì 7 novembre 2016, alle ore 21,30, andrà in onda a Report su Rai 3, nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi in polizia, condotta dalla giornalista Giovanna Boursier, un’intervista al Segretario Generale Nazionale, Giorgio Innocenzi.
Nel suo intervento Innocenzi ha ribadito la necessità che tutti gli idonei al concorso per vice ispettore siano avviati al corso di formazione, anche alla luce della gravissima carenza di organico e che siano avviate al più presto le procedure di riesame degli elaborati dei concorrenti esclusi ingiustificatamente.
Amnesty International non perde occasione per attaccare le forze di polizia italiane. In un rapporto sugli Hotspot nel nostro Paese ha sentenziato che “le pressioni dell’Unione Europea affinché l’Italia usi la “mano dura” nei confronti dei rifugiati e dei migranti hanno dato luogo a espulsioni illegali e a maltrattamenti che, in alcuni casi, possono equivalere a torture». Con un solo colpo tutto il grande ed encomiabile lavoro svolto dai poliziotti unitamente ai volontari e alle associazioni impegnate ogni giorno nell’accoglienza sulle coste viene gettato nella spazzatura. Bene ha fatto il Dipartimento della Pubblica Sicurezza a definire le argomentazione di Amnesty International cretinaggini. Com’è noto, infatti, in Italia gli hotspot sono costantemente visitati da un team della Commissione Europea per la verifica costante delle procedure di gestione dei migranti. A questo controllo si aggiungono quelli del Dipartimento della Ps, Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione, Frontex, Europole e delle organizzazioni umanitarie Unhcr e Oim. Per porre fine a tale situazione la Consap ha dato mandato al proprio ufficio legale di presentare una denuncia contro Amnesty International.
Concorso interno per titoli ed esami a 1400 posti per la qualifica di vice ispettore. Commissione interna di verifica.
Con la nota allegata il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha comunicato che l’attività della Commissione interna di verifica non pregiudicherà la posizione dei candidati che hanno già superato le prove concorsuali, ma servirà ad evitare discriminazioni nei confronti di coloro che ritengono di essere stati ingiustamente esclusi.
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Messina: la Consap risponde a Micalizzi, in bocca al lupo per la “nuova” esperienza sindacale e che sia duratura.
Quando una persona decide di lasciare una organizzazione sindacale, specie quando ne è il leader nella provincia, deve necessariamente trovare le giuste motivazioni. Se non sono convincenti, però, è meglio forse evitare inutili provocazioni. Questo è il caso del nostro Filippo Micalizzi, già Segretario Provinciale Consap di Messina.
Alla base della decisione, almeno questo è quello che si evince dalla lettera di dimissioni, vi è un problema di comunicazione con la Segreteria Nazionale ed in particolare il Segretario Generale reo, a suo dire, di non rispondergli al telefono.
La motivazione addotta è risibile. Come si fa a lamentarsi di non ricevere risposte al telefono dal Segretario Generale quando poi nella stessa lettera si ringraziano il Segretario Generale Aggiunto e il Segretario Nazionale per i ruoli tecnici per quanto hanno fatto per lui e per la sua struttura territoriale; in ogni organizzazione sindacale esiste una ripartizione di competenze; l’importante è che qualcuno dal centro si faccia carico delle problematiche che afferiscono alla tua struttura.
Evidentemente la vera motivazione sta in quella frase riportata nella lettera di dimissioni: “immagino che qualcuno sorriderà a questa lettera, adducendo che tutto questo è solo dovuto ad un problema economico, e minimizzerà il tutto”.
Nessuno minimizza nulla. I fatti sono fatti. Se, come è stato scritto, hai dovuto “uccidere la tua creatura ben due volte” ci sarà pure una spiegazione. La prima volta, lo hai fatto, qualche anno fa perché “folgorato dagli ideali” del siulp. L’Infatuazione è durata poco. Hai riscoperto la tua vocazione all’autonomia (finanziaria???) e quindi hai deciso di tornare alla Consap ad una sola condizione: beneficiare della quota sindacale al 100%. Finchè così è stato ( per oltre due anni) non vi sono stati problemi di sorta, né tantomeno di comunicazione. Solo dopo che la Segreteria Nazionale, nella riunione del 15 dicembre 2015 (il verbale è a disposizione degli scettici) ha deliberato all’unanimità la revoca del privilegio , sono cominciati i mal di pancia che ti hanno portato ad andare via.
Questi i fatti. Tutto il resto è noia. Qualcuno a ragione ha detto che la tua ennesima fuoriuscita non era meritevole di alcun commento. Infatti, se non scrivevi quelle quattro righe sgrammaticate, nessuno avrebbe perso tempo a redigerlo. In bocca al lupo per la “nuova” esperienza sindacale e che sia duratura. Nella Consap per te non c’è e non ci sarà più posto.
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha diffuso l’allegata circolare con la quale ha programmato un nuovo corso basico di formazione per operatori NOCS per l’inizio del prossimo anno.
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Mercoledì 16 novembre, alle ore 10,00, presso la sala Planisfero dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia, si terrà una riunione concernente le problematiche di natura tecnico- logistica relative all’immobile Il Magnifico. La Segreteria Provinciale di Firenze avrà cura di inviare alla Segreteria Nazionale eventuali note integrative sulla travagliata questione già aoggetto di ripetuti confronti con l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza. Si fa riserva di comunicare l’esito dell’incontro.
Roma: la Consap scrive al Questore per sollecitare il rinnovo della Commissione per l’assegnazione degli alloggi individuali.il magnifico
Signor Questore,
con la presente siamo a sollecitarLe la revisione della composizione della commissione provinciale per l’assegnazione degli alloggi individuali per i dipendenti della Polizia di Stato che, com’è noto, include i rappresentanti delle prime due organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative in ambito provinciale.
Tale adempimento si rende necessario alla luce della recente emanazione della circolare ministeriale relativa alla certificazione della consistenza associativa delle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato alla data del 31.12.2015, che ha visto la nostra organizzazione, con 2212 iscritti, divenire il secondo sindacato a Roma e provincia ed acquisire in tal modo il diritto ad entrare nella predetta commissione al posto della ugl polizia.
La Segreteria Nazionale ha segnalato ai vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza il progressivo degrado dei locali ove è allocato il Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale. Molteplici sono state, nel tempo, le segnalazioni relative alle infiltrazioni di acqua, alle condizioni igieniche, all’angustia dei locali e, in una parola, ad un insieme di fattori che hanno, altrettanto progressivamente, inciso sulle condizioni psicologiche del personale tutto, segreteria ed equipaggi, rassegnatisi ormai ad una condizione di abbandono istituzionale che riflette, assai probabilmente, uno stato di disfacimento sistemico nel quale non è possibile identificare il “santo al quale rivolgersi”. Fedeli all’impegno di uno scritto sintetico, veniamo al punto: a causa dell’esasperazione del personale, in conseguenza delle condizioni suddette, aggravatesi da qualche anno in conseguenza della sostituzione della porta che consente l’accesso diretto alla segreteria (un intervento sconsiderato da parte del locatore, consistito nel prescegliere e collocare, a mò di porta, una struttura metallica scura, priva di luci nonchè di un elementare sistema di isolamento dall’ambiente esterno – quando piove entra acqua nel corso del 2015 è stata fatta richiesta, all’attuale U.T.L., di sostituzione di detta porta, senza che a tale richiesta sia seguito riscontro; persino la richiesta di riparazione della maniglia di ingresso, la cui urgenza, per intuibili ragioni di sicurezza e riservatezza, legittimava concrete aspettative di immediato intervento, è stata ignorata. Pensiamo che questa brevissima esposizione possa aiutare a comprendere le ragioni per le quali, l’improvviso rischiudersi di nuove opportunità, determinate dalla constatazione dei miglioramenti concretamente apportati ai locali della limitrofa Sezione Motorizzazione e dal liberarsi di alcuni di quegli ambienti, sia stato riguardato dal personale interessato con stupore e speranza non minori di quelli che deve provare un naufrago all’approssimarsi di una nave all’orizzonte. Successivamente alla cessione in disponibilità di detti locali al personale del Reparto a Cavallo ed al personale titolare della qualifica di Istruttore di Tecniche Operative, la Dirigenza del Reparto Prevenzione Crimine e la Sezione Motorizzazione hanno intrapreso, sin dal principio di quest’anno, iniziative volte ad uno scambio di locali funzionale ad assicurare una adeguata vivibilità ambientale al personale del Reparto ed un migliore disimpegno. Alla luce di quanto sopra la Consap ha richiesto di voler intraprendere le iniziative necessarie ad assicurare, constatato il rapporto tra spazio disponibile ed effettive esigenze dei rispettivi Uffici, una soluzione rispettosa della dignità umana del personale del Reparto Prevenzione Crimine.
A Messina la Consap si riorganizza e si prepara in vista dei prossimi appuntamenti congressuali. La struttura provinciale, al fine di garantire la massima trasparenza e la rappresentanza dei diversi uffici presenti nella estesa provincia, è stata affidata ad un gruppo largamente rappresentativo : Carlo Figliomeni (DIA), Gioacchino Lunetto (Commissariato Taormina), Francesco Mucimarra, Biagio Orlando (Questura) e Tommaso Iemma (Commissariato Tortorici).
Ai predetti la Segreteria Nazionale, d’intesa con il Segretario Nazionale Giuseppe Bennardo, ha affidato il compito di organizzare riunioni ed assemblee su tutti i posti di lavoro per discutere le problematiche sindacali di maggiore attualità ed eleggere i delegati al congresso provinciale in vista del congresso nazionale che si terrà a Roma nel mese di febbraio/marzo 2017.
Nei prossimi giorni la Consap avrà cura di verificare presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza alla presenza del Questore di Messina, se risponde al vero la notizia che il locale assegnato alla Consap quale sede sindacale, molto spazioso ed accogliente, sia stato recentemente “scambiato”, a nostra insaputa, con un altro locale, meno grande e molto meno accogliente, verosimilmente assegnato ad altra O.S.
Un’operazione opaca ed illogica foriera, forse, di qualche strano cambio di casacca.