“Sono maturi i tempi per la sostituzione della gloriosa Beretta 92 FS”, così scriveva la Consap, sul sito e sui social netrwork di settore, nel giugno scorso: la pistola per un poliziotto – spiegava Cesario Bortone Segretario Generale Nazionale – è una sorta di collega di lavoro alla quale si affida la tutela della propria vita, ed è necessario che essa sia quanto più possibile sicura e pronta all’uso oltre che maneggevole, ed in questo senso è giunto il momento che la 92 fs venga pensionata con merito per fare spazio ad armi di nuova generazione”, per poi proseguire e concludere ” Come sindacato di polizia abbiamo già avanzato una richiesta in tal senso ai vertici del Dipartimento”.
Ancora una volta la Consap aveva saputo anticipare i tempi, dando voce ai colleghi e rappresentando tematiche di forte interesse generale, che ci riferivano di un’arma in dotazione ancora affidabile in termini balistici ma eccessivamente voluminosa, niente affatto ergonomica, difficilmente occultabile; la Consap aveva condiviso queste sentire comune e chiesto a chi di dovere di farsene carico. Oggi sappiamo, da voci degne di credito in ambito dipartimentale, che la sostituzione dell’arma in dotazione è al centro dell’attenzione e si sta predisponendo un bando per il reperimento sul mercato mondiale di una pistola di nuova generazione più funzionale per uomini e donne della Polizia di Stato.
La Consap da sempre ha espresso una preferenza perché si punti l’attenzione sul mercato italiano, uno dei leader mondiali del settore delle armi, ma non preclude alcuna soluzione purchè essa risponda concretamente ai “desiderata” dei colleghi, restando vigile e pronta a supportare l’Amministrazione nella scelta, qualora ce ne venga data la possibilità, ma anche pronta a criticare ogni soluzione che non consenta concreti passi avanti,
“La Consap – ha commentato Cesario Bortone – ancora una volta ha saputo contraddistinguersi nel portare avanti un’azione di rivendicazione che pone al centro le necessità del personale, a riprova che il nostro sindacato rifugge per quanto possibile da iniziative di piccolo cabotaggio e minimo interesse per battersi su temi importanti che proiettino la nostra Polizia di Stato nel futuro con connotati di dotazioni e strutture all’altezza delle sfide del secondo decennio del terzo millennio.
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