Sulla mobilita’ del personale servono regole chiare, eque e soprattutto trasparenti per tutti, dagli agenti ai dirigenti – compresi gli equiparati ruoli tecnici e professionali e, per ottenere trasparenza sulla mobilità, sono necessari organici chiari ed aggiornati. Giungere finalmente e rapidamente ad progetto unitario e condiviso che – a partire dalla chiara definizione degli organici di tutti i ruoli e di tutti gli Uffici e Reparti dell’Amministrazione della pubblica sicurezza, sia quelli istituiti dopo l’emanazione del D.M. del 1989 che tutti quelli a vario titolo rientranti nel Dipartimento della pubblica sicurezza, nonché quelli “speciali” – consenta ai rappresentanti del personale di tutelarne pienamente ed efficacemente diritti ed interessi: questa è stata la forte rivendicazione consegnata ieri in apertura dell’incontro all’autorevole delegazione ministeriale, comprendente il Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali Tommaso Ricciardi, il Direttore centrale per le risorse umane Massimo Mazza, il Direttore del Servizio sovrintendenti, assistenti ed agenti Giuseppe Pagano e dalla relativa II Divisione Cristina Longarzia. Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana da decenni si legge che «la mobilità esterna del personale a domanda e la mobilità interna» – senza distinzione tra i ruoli sovrintendenti, assistenti ed agenti e tutti gli altri – sono oggetto di un’informazione preventiva che non è mai giunta: non consentiremo che continui all’infinito questo mancato rispetto delle prerogative sindacali che, ovviamente, si traduce nella lesione dei diritti e degli interessi dei poliziotti di tutti i ruoli. Ferma restando questa netta pregiudiziale abbiamo preso atto degli spunti di riflessione suggeriti dal Ministero per la sola mobilità a domanda “esterna” per i primi tre ruoli e, in attesa sia del progetto complessivo che dell’annunciata nuova bozza di circolare destinata a regolare solo quest’ultima materia, abbiamo ribadito i criteri generali cui essa dovrà necessariamente attenersi, a partire da una trasparenza assoluta che non può limitarsi ai soli criteri che portano alla stesura delle graduatorie, ma investire anche le graduatorie medesime e le vacanze degli organici di tutti gli Uffici e Reparti, comprendendo l’indicazione preventiva delle unità che verranno assegnate o trasferite presso ciascuno di essi in concomitanza di ciascuna tornata di movimenti. In apertura della riunione sono state inoltre stigmatizzate l’inopinata emissione della recentissima circolare sul congedo straordinario per trasferimento contestando – oltre al contenuto restrittivo – il fatto che si tratta di un istituto previsto dal CCNL la cui applicazione avrebbe dovuto pertanto formare oggetto di un confronto preventivo con i rappresentanti del personale, contestualmente richiesto con la massima urgenza, nonché l’inerzia del Ministero nel promuovere un intervento normativo sui vigenti limiti temporali alla presentazione delle domande di trasferimento, che un anno fa condividemmo sul tavolo essere anacronistici e che riprenderanno efficacia dal 20 novembre prossimo, al termine della deroga richiesta per il Giubileo proprio dall’Amministrazione.