Giovedì 31 agosto 2017
Fonte: affaritaliani.it
La Consap, il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia, interviene sull’aggressione del conducente dell’autobus di Parma ad opera di un migrante.
Una bomba sociale pronta ad esplodere”. “Basta con l’ipocrisia e gli appelli del tipo ‘aiutiamoli scappano da guerra e fame’”. E ancora: “Stop all’invasione incontrollata dell’Italia”. Forti del loro essere “veri e propri terminali del malessere sociale sul territorio”, i poliziotti italiani sbottano dopo i fatti di Parma, in cui un conducente di autobus è stato pestato da un migrante africano sui vent’anni ed è finito all’ospedale con una settimana di prognosi. Un episodio che è finito in rete perchè filmato e postato su Facebook da una persona che si trovava sul bus.
I toni del comunicato emesso dal Consap, il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, sono molto duri: accusano la politica e chiedono un cambio di rotta nelle politiche di gestione dei flussi migratori, richiamando e definendo concreto “il rischio di tenuta della democrazia” citato dal ministro dell’Interno Marco Minniti due giorni fa a Pesaro alla festa dell’Unità.
“E’ inaccettabile che non passi un giorno in cui, nel nostro Paese, cittadini e forze dell’ordine non subiscano violenze e soprusi dalle incontrollate “risorse” che bivaccano nelle nostre città con sempre più pretese ed arroganza”, tuona Stefano Spagnoli, segretario nazionale Consap. “Tanto a noi non fanno nulla”! Questa la frase che alcuni testimoni dicono di aver sentito”, aggiunge Spagnoli, commentando sempre il violento pestaggio di Parma. “Il pover’uomo è stato letteralmente massacrato a calci e pugni soltanto per essersi permesso di suonare il clacson al fine di far spostare il gruppo di irregolari seduti in terra a bivaccare e poter ripartire. Oltre a fare paura, le immagini che girano sul web – aggiunge – fanno inorridire. Il tutto è avvenuto a Parma ,in quella che fu (come la maggior parte delle città italiane) una tranquilla città di provincia, ricca e benestante. Ma possibile che il Governo non si renda conto di quanto sia grave la situazione immigrazione in Italia – prosegue il segretario nazionale – un’immigrazione totalmente fuori controllo con migliaia di persone sul territorio non identificate che sempre più spesso si rendono protagonisti di prepotenze e violenze e che poi fruendo delle infinite garanzie del fallace sistema giudiziario italiano, rimangono impuniti. Anche il vice ministro della giustizia polacco, Patryk Jaki, con le sue affermazioni sui fatti di Rimini, ha dimostrato di quanto, anche all’estero, ci sia la consapevolezza di come l’Italia, per la criminalità in generale e per gli immigrati, sia il paese del Bengodi”.