(AGENPARL) – Roma, 07 ago 2017 – “La cronaca ormai ogni giorno registra aggressioni e ribellioni degli immigrati contro le forze di polizia in tutto il territorio italiano.
Così si rischia la tenuta dell’ordine pubblico con conseguenze non distanti da una guerra interna al paese per tentare di contenere le pretese e le prepotenze delle decine di migliaia di “risorse” sparse in tutta Italia.”
Interviene duramente la Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato sull’ultima aggressione avvenuta a Napoli da parte di immigrati nei confronti di alcuni soldati che stavano controllando uno di loro.
“I poliziotti ogni giorno hanno maggiori difficoltà a garantire la sicurezza nelle città – dichiara Stefano Spagnoli, segretario nazionale della Consap – perché da un lato ci sono le schizofrenie di leggi e di una parte di magistrati che prediligono censurare l’operato delle forze dell’ordine piuttosto che quello dei criminali, dall’altro ci sono ormai sempre più immigrati fuori controllo che sono ben consapevoli delle tutele che invece il nostro sistema riserva loro e che quindi avanzano sempre più pretese con sempre maggiore aggressività.
Ormai la violenza e l’arroganza di questi stranieri si manifesta quotidianamente nelle nostre città e gli italiani e le forze dell’ordine sono costrette a subire senza poter fare più di tanto, e non è una questione di razzismo ma un dato certificato statisticamente come dimostra l’elaborazione della Fondazione David Hume di Luca Ricolfi, che ha rilevato che in media gli stranieri delinquono in Italia 6 volte di più rispetto ai nativi (fonte il Giornale)”.
L’escalation degli ultimi giorni di aggressioni criminali e resistenze da parte di immigrati nei confronti delle forze dell’ordine ne è la riprova– continua Stefano Spagnoli – Gli episodi sono infiniti, solo per citarne alcuni: una volante della Polizia accerchiata a Napoli giorni fa mentre faceva dei controlli, agenti di polizia morsi da un immigrato che stavano controllando a Lido Adriano e da ultimo in ordine di tempo ieri, sempre a Napoli, alcuni soldati aggrediti mentre fermavano un immigrato probabilmente ubriaco o con problemi psichici.
Così non si può più lavorare – incalza il segretario nazionale – Vogliamo sapere il Governo da che parte sta realmente e perché non interviene urgentemente con leggi speciali che offrano garanzie di tutela per uomini delle forze dell’ordine che lo rappresentano sul territorio e che sono stanchi di essere il bersaglio di chiunque per causa di una politica, falsa buonista, che ha scelto il lassismo della giustizia scaricando le ovvie conseguenze nefaste sulla pelle dei poliziotti.
Il rischio dell’incolumità fisica fino anche all’estremo sacrificio per i tutori della sicurezza è nelle regole di ingaggio, e noi ne siamo ben consapevoli, ma è necessario che si individuino delle soluzioni urgenti affinchè chi osa aggredire un poliziotto, ma anche i cittadini comunini, resti in carcere, ammesso che lo si arresti, anziché ne esca soltanto qualche ora dopo.
E del tutto evidente che la situazione è sempre più fuori controllo – prosegue come un fiume in piena Spagnoli – ed i nostri governanti continuano a far finta di niente impegnandosi e lacerandosi, invece, nella discussione dello Ius Soli che alla maggioranza degli italiani non interessa minimamente, ce lo dicono tutti i giorni i cittadini che incontriamo, perchè in Italia il problema è un altro ed molto più serio: la totale perdita del controllo dei flussi migratori con persone che, giunte da noi, sono diventate dei fantasmi che girano indisturbati e che hanno ben compreso quanto sia facile rimanere impuniti e fare ciò che si vuole nel nostro paese.
Occorre urgentemente – conclude il segretario nazionale della Consap – un’inversione di rotta: espulsioni rapide e concrete e non più biglietti d’invito a lasciare il territorio nazionale, leggi che consentano di tenere in carcere fino all’espulsione gli stranieri che si sono già resi protagonisti di atti di violenza per non permettergli di ripetere le loro pericolose azioni, assunzioni straordinarie di uomini nelle forze di Polizia e dotazioni più moderne, come il Taser, per contrastare le aggressioni.
I poliziotti non ne possono più di essere bersagli di chi non ha nulla da perdere e che non ha la benchè minima intenzione di integrarsi, è ora che lo si comprenda come è ora che si comprenda che con questo falso buonismo si sta mettendo a rischio la tenuta dell’ordine pubblico in Italia e potrebbe essere già troppo tardi per porre rimedio”