Ognuno ha i suoi modelli culturali, chi Gino Paoli da Montefalcone e chi Johann Wolfgang Goethe da Francoforte.
Il primo riempie le balere o poco più, seppur bravo cantautore, l’altro riempie i libri di letteratura e ha saputo raccontare il nostro paese come mai nessuno aveva fatto fino ad allora. Basterebbe questo per capire che abisso c’è tra un uomo solo al comando (che purtroppo ha sbagliato strada) e ottanta poliziotti, dirigenti sindacali, giunti da tutta Italia a Tivoli per esprimere democraticamente partecipando ad un congresso legittimamente convocato, la loro libera volontà di continuare il loro percorso nella Consap, disconoscere il presunto atto di vertice ed incassare la disponibilità al dialogo da parte del Vice Presidente della Camera Fabio Rampelli del suo compagno di partito Fabrizio Ghera e dell’ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.
La bella “Charlotte” del nostro giovane Gianluc..Werther e del suo epistolario, è un sindacato di polizia che in solo due anni dalla fondazione è divenuto maggiormente rappresentativo grazie alle doti di leader di Giorgio Innocenzi che lo ha guidato per quasi un ventennio, raccattando nel suo percorso anche il nostro “giovane addolorato” che allora con un indosso una camicia di forza (anche Basaglia si sta rigirando nella tomba ndr) venne tutelato da questa sigla per una manifestazione che egli stesso aveva indetto.
Il sofferente Gianluc…Werther da allora finì nel dimenticatoio per “ricicciare” di quando in quando con al seguito una cassa da morto, che nel suo dolorante senso dell’attività sindacale,(diamine, questo giovane vive con sofferenza tutte le cose della vita! la sua!) avrebbe dovuto simboleggiare la morte della sicurezza.
Anche questo sarebbe già sufficiente per aver pena del nostro giovane dolorante che vorremmo consolare ma non c’è lo permette.
Caro Gianluc…Werther continua a scrivere a questi tuoi “Wilhelm di altre sigle” ma sta attento di non fare la fine del protagonista del romanzo, al quale inascoltato dalla sua musa, non restò altro che suicidarsi…
Un’ultima cosa visto che oltre al delirio latineggiante, caro amico dolorante, non disdegni postare foto ed immagini, affianca quella che hai inviato delle prime battute del congresso quando la stragrande maggioranza dei delegati di altre regioni non era ancora potuta arrivare a Tivoli (diamine una sala vuota”?!) a quella che tu stesso hai spesso pubblicato che ti vede comodamente sdraiato nel tuo vessillo di un distorto e lontano anni luce dal nostro modo di fare sindacato e tutelare la categoria.
Spero che tu abbia anche potuto contattare quei “segretari” ai quali fai riferimento (nei 4 amici al bar ndr) che tiu hanno abbandonato (anche loro che cattivi!) se ne sono transitati da mesi armi bagagli ed incarichi in un altro sindacato e che ora sono impegnati nel ritagliarsi un briciolo di visibilità nella loro nuova casa e nulla hanno più a che vedere con la Consap. Le loro dimissioni irrevocabili hanno tempestato le nostre chat e quel che peggio scomodato l’Amministrazione in polemiche che con un po’ di buonsenso si potevano evitare, ma si sa il dolore interiore è cattivo consigliere!!!
E adesso veniamo ai fatti:
Sono stati celebrati decine e decine di congressi locali e provinciali con acquisizione dei verbali messi agli atti nel contenzioso legale, hanno presenziato al Congresso 40 dirigenti sindacali delegati e altri che non hanno potuto essere presenti hanno delegato con atto formale il loro consenso, si sono tenuti due giorni di dibattito dove i temi erano quelli della sicurezza nazionale, della salubrità e della fatiscenza delle sedi di polizia, il rispetto dell’impegno e del sacrificio psicofisico di tutti gli operatori contemplato nell’Accordo nazionale Quadro che presto si andrà a ridiscutere, l’assise ha distribuito incarichi che rappresentando tutta l’Italia, ribadiscono la volontà di un sindacato motivato a crescere e ad essere rappresentativo di tutte le realtà sul territorio eleggendo nell’ambito della Segreteria Nazionale tre segretari che provengono da uffici di polizia del Nord, del Centro e del Sud Italia e isole, tre coordinatori con competenza sulle stesse macroaree nazionali e tutti gli organi statutari sono stati ridefiniti per supportare il percorso democratico automono libero e responsabile della Consap 2.0.