Il Coordinamento nazionale dei Reparti mobili della Consap presieduto da Gianluca “Drago” Salvatori, Salvatore Fornuto e Aniello Nocerino è impegnato in questi giorni un lavoro certosino per valutare la riorganizzazione del settore, dalle valutazioni di questo qualificato gruppo di lavoro, composto da specialisti è emerso il rischio operativo derivante dall’esodo ormai prossimo di personale specializzato a seguito del Concorso interno riservato ai Sovrintendenti. Un rischio concreto, che investe tutti i settori specialistici che è stato ripreso anche a livello di Segreteria Generale Nazionale laddove Cesario Bortone, Segretario Generale Vicario della Consap, ha voluto delineare al Dipartimento i termini della questione che sarà oggetto di una forte presa di posizione della nostra Organizzazione Sindacale
Il “concorsone” per Sovrintendenti – spiega Bortone – vedrà sconvolgere i vari Uffici di Polizia dell’intera penisola. Questa sigla Sindacale, non può tacere in quanto è del tutto evidente che sarà impossibile ripianare gli Uffici di Specialità o dove è richiesta tecnica operativa appropriata. In quelle sedi infatti opera personale, che é stato formato per diventare tecnico/operativo di settore e per il quale il nostro Dicastero, ha investito e speso somme ingenti di danaro per la formazione ed il costantemente aggiornamento. A breve, questi colleghi, che hanno vinto il concorso saranno trasferiti, presso altri Uffici, grazie al passaggio di qualifica ed a loro volta saranno sostituiti da altri colleghi, che dovranno necessariamente essere formati prima di essere impiegati. Tutto ciò appare come un mero rimescolamento carte che avrà ripercussioni pesanti in termini di spese per le casse del nostro Dipartimento. Prendiamo ad esempio i Reparti Mobili – e qui fa riferimento all’allarme lanciato dai Coordinatori Nazionali della Consap – il nostro coordinamento ha valutato che ci sarà una migrazione di oltre il 30% / 40% di dipendenti, altamente qualificati con alta professionalità “antisommossa”; in questi reparti arriverà altro personale delle Questure o da altri Uffici, che bisognerà inviare a Nettuno per la formazione ma intanto con quale criterio il Dipartimento si farà onere e carico d’impiegare tale personale, in attesa di essere formato tecnicamente, in manifestazioni potenzialmente pericolose in un momento storico di alta criticità: vedasi flussi immigratori in atto, migranti da far defluire, scioperi, manifestazioni di qualsivoglia genere. Come intende regolarsi il nostro Dipartimento di fronte a movimenti alquanto singolari e che nella migliore delle ipotesi appaiono poco fruttuosi?