Con estremo rammarico, la Consap, in merito all’ultima bozza di riordino divulgata, si vede costretta a denunciare al capo della Polizia e al Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI il fatto che nessuno dei suggerimenti migliorativi proposti per gli appartenenti al ruolo tecnico della Polizia di Stato sia stati preso in considerazione. Ma ancor di più, si evidenzia, come siano stati previsti addirittura dei provvedimenti penalizzanti, discriminatori ed ingiustificati a carico dei dipendenti del ruolo tecnico se confrontati con gli equivalenti dipendenti del ruolo ordinario. Pienezza di dettagli per gli uni, rinvio a provvedimenti del Capo della Polizia per gli altri, progressione di carriera fino al ruolo dei funzionari per gli appartenenti al ruolo ordinario contro lo stop al ruolo degli ispettori tecnici per i dipendenti del ruolo tecnico.
Davvero grave ed inaccettabile.
Nello specifico:
Parte a regime
1. DPR n. 337 art. 25 bis: Concorso per la nomina a vice ispettore tecnico: partecipano i cittadini italiani in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore nonché, ove sia previsto dalla legge, del diploma o attestato di abilitazione ovvero laurea triennale. Per l’equivalente qualifica del ruolo ordinario, invece, l’art. 27 bis del DPR 335 prevede il “semplice” possesso del diploma di scuola superiore: stessa qualifica, stesso parametro stipendiale, stessa retribuzione ma con tre anni di formazione universitaria in più per i tecnici;
2. DPR n. 334, art. 5 bis: Accesso alla carriera dei funzionari mediante concorso interno: l’accesso alla qualifica di vice commissario è riservato al personale del ruolo degli ispettori in possesso della laurea triennale. Nell’equivalente ruolo tecnico, invece, art. 31: Accesso alla carriera dei funzionari tecnici di Polizia: avviene mediante concorso pubblico per i cittadini in possesso della laurea magistrale per il profilo cui si concorre, il venti per cento dei posti è riservato al personale della polizia di stato in possesso sempre della laurea magistrale (e non triennale come l’equivalente ordinario); ciò vuol dire che tutte le professioni di cui oggi si serve l’amministrazione per il cui esercizio è richiesta la laurea triennale (chiesta nei bandi di concorso anche dalla nostra amministrazione) quali infermieri, fisioterapisti, tecnici di radiologia, etc., non potranno avere la possibilità di andare oltre l’ inquadramento da “semplice” diplomato ovvero ispettore tecnico. Perché queste lauree triennali non hanno l’opportunità di accedere al ruolo dei funzionari come previsto per gli equivalenti del ruolo ordinario? Ispettore ruolo ordinario più laurea triennale partecipa a selezione interna per funzionario; ispettore tecnico più laurea triennale deve morire ispettore.
Ulteriori gravi criticità riguardano poi la fase transitoria:
1. Sezione II, art. 2, punto dd): posti disponibili in organico alla data del 31 dicembre 2017 per l’accesso alla qualifica di vice ispettore tecnico tramite concorso interno, si provvede mediante un concorso per titoli da espletarsi anche con modalità telematiche secondo quanto previsto dall’art.25 ter nel medesimo decreto: ovvero prova scritta e prova orale. NON E’ SOLO PER TITOLI QUINDI???? E, tra l’altro, non viene specificato, a differenza per quanto riguarda i Ruoli Ordinari, il mantenimento della sede.
2. Sezione II, art. 2, punto ee): idem, alla nomina di direttore tecnico si provvede attraverso un concorso interno, per titoli, consistente in una prova scritta e in un colloquio….omissis…NON E’ SOLO PER TITOLI QUINDI????
3. Sezione II, art. 2, punto ii): i sovrintendenti tecnici capo che al 1 gennaio 2017 hanno maturato 5 anni sono promossi sovrintendente tecnico capo?
Sperequazione grave che, un’onesta organizzazione sindacale che ha a cuore le sorti dei lavoratori, non può avallare. E’ evidente che ci sono delle responsabilità in capo alla Direzione del servizio tecnico scientifico che da sempre ha fatto fatica a comprendere le cose più ovvie per questo mortificato ruolo tecnico e che probabilmente nulla o poco ha traslato al ruolo tecnico quanto previsto per il ruolo ordinario. Una Direzione distratta da altre cose probabilmente e che andrebbe quanto prima rinnovata.
Alla luce di quanto esposto, la scrivente O.S., chiede un ultimo estremo sforzo di S.E. il sig. Capo della Polizia affinché, prima dell’imminente chiusura dei lavori, si possano sanare queste gravi discriminazioni tra appartenenti alla stessa amministrazione.
In mancanza di riscontro, la scrivente O.S. a tutela dei lavoratori che rappresenta si vedrà costretta ad incaricare il proprio ufficio legale per intraprendere un’interrogazione parlamentare urgente ed eventuale predisposizione di ricorso giurisdizionale per segnalare la discriminazione che si sta consumando nella Polizia di Stato.
In attesa di riscontro si porgono cordiali saluti.
Osservatorio Sanità Consap Il Segretario Nazionale
Maurizio BELLINI Gianni VALERI