Nella sua Modena si è spento Rolando Balugani, socio fondatore e primo Presidente Nazionale della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, paladino di un modo diverso di fare sindacato sempre al fianco dei colleghi e lontano da mire personali. L’amico Rolando fu tra i primi a credere nel nostro progetto sindacale e negli ideali dell’autonomia e dell’indipendenza dei sindacati di polizia. Ma Rolando era molto di più che un ottimo poliziotto ed un grande sindacalista incarnava la memoria storica di un dopoguerra che troppo spesso questo paese vuole cancellare.
Era lui stesso a descriversi in uno dei siti delle società editrici che pubblicavano i suoi scritti: “Sono nato a Zocca (Modena) nel Dicembre del 1943, figlio di una delle 20 vittime della Rappresaglia dei Boschi di Ciano di Zocca, perpetrata dai nazi-fascisti il 18 Luglio del 1944. Appassionato di storia ho collaborato con l’Istituto Storico della Resistenza di Modena con i volumi :” La rappresaglia dei Boschi di Ciano ed i delitti della Banda Zanarini” e ” la Repubblica Sociale Italiana a Modena”. Con la seconda edizione di questo volume mi è stato conferito il II° premio internazionale “Alessandro Manzoni” per la “Saggistica”. Con la prima edizione del libro ” La scia di sangue lasciata dai Tupin (1943/45), pubblicato dalle Edizioni Sigem nel 1999, mi è stato assegnato, dal Centro Europeo di Cultura, il I° Premio Letterario internazionale per la Saggistica, ” Frontiere Letterarie”. Nel 2006 le Edizioni Sigem mi hanno pubblicato libro ” Marinelli – Apostolo della Resistenza” e nel 2007, ” Bandiera un eroe dimenticato”. Ha curato diversi opuscoli sulla Resistenza per i Comuni di Zocca e Guglia (Modena). Giornalista-pubblicista, curo una rubrica di storia per un quotidiano modenese e sono Direttore Responsabile di “Resistenza Oggi”, periodico dell’ A.N.P.I. modenese. La Repubblica Italiana mi ha insignito dell’onorificenza di “Cavaliere Ufficiale”.
Dal 2015 Rolando Balugani era presidente della Fondazione Palatucci che ha sede nei locali del Ministero dell’Interno. Per noi della Consap se ne va un faro guida ed un amico speciale.
Addio Rolando e grazie.
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