“Mortificante e rischioso il tourbillon di specialisti delle scorte nel dispositivo di protezione della Presidente della Camera” la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, sindacato maggiormente rappresentativo della denuncia un’anomalia che da tempo sta interessando l’ingente dispositivo di tutela della terza carica dello Stato.
“Da qualche tempo – spiega la Segreteria Provinciale di Roma della Consap – assistiamo ad una strana abitudine secondo la quale il personale delle Scorte e Sicurezza dell’Ispettorato Camera dei Deputati non sembrerebbe all’altezza della tutela della Presidente visto che con cadenza preoccupante si procede ad aggregazione di personale di pari livello e specializzazione da altri Ispettorati, in questi giorni altri tre operatori dell’Ispettorato Presidenza della Repubblica sono stati aggregati a Montecitorio”. Non mettiamo in discussione la necessità di garantire l’incolumità della terza carica dello Stato – la Segreteria Provinciale della Consap di Roma – ma con questo modus operandi si ottiene il risultato contrario, mortificando gli specialisti della Camera che si vedono sostituiti dai colleghi di altri ispettorati senza una ragione plausibile e sottraendo risorse qualificate all’ufficio che invia personale in aggregazione”.
Sarebbe auspicabile – prosegue la Consap – che questa insana abitudine venisse cancellata di autorità destinando alla Presidente della Camera un servizio di scorta chiaro ed individuabile consentendo agli stessi di fare squadra innalzando così nel contempo l’efficienza della protezione. La scorta, riveste un compito delicatissimo sia essa a tutela di magistrati in prima linea che di cariche dello Stato e così non garantisce nulla. Un dispositivo di tutela è come un pacchetto di mischia del rugby che non può reggere se ogni minuto gli si cambia il pilone”.
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