Nella due giorni che ha visto a Roma i grandi del pianeta, per il G20 organizzato dall’Italia presso il centro congressi “la nuvola”, ha spiccato la professionalità e lo spirito di servizio di donne ed uomini della Polizia di Stato.
Il nostro sindacato si sente di fare un plauso a colleghi e colleghe, che hanno saputo trasformare in un vanto per il nostro Paese nel mondo, un evento che si presentava denso di incognite, rischi e criticità.
Le 48 ore che hanno messo la capitale d’Italia al centro del mondo, hanno potuto contare su personale di polizia, preparato, capace e votato alla causa fino al punto di rinunciare a qualcosa per garantire la riuscita dell’evento.
Ci riferiamo ai poliziotti dei Reparti Mobili di Roma e d’Italia che per tamponare l’emergenza hanno rinunciato ai riposi, così come agli specialisti dei Reparti Prevenzione Crimine del Lazio e di tutta Italia, molti dei quali non hanno battuto ciglio, quando la situazione emergenziale li ha obbligati a rinunciare al pasto, a loro va un sentito grazie, come è da segnalare tutto lo spirito di servizio che ha motivato i colleghi di tutti i reparti e dei commissariati, che hanno svolto al meglio il loro compito, proponendo al mondo la faccia migliore della polizia italiana.
I pericoli erano dietro l’angolo, in un evento cosi problematico dal punto di vista organizzativo ed i poliziotti italiani hanno risposto presente anche nelle occasioni in cui le ordinanze di servizio non contemplavamo situazioni emergenziali.
Ringraziamo il signor Presidente del Consiglio che in un tweet ha rivolto ringraziamenti generici a tutti coloro che hanno consentito la riuscita, ma direi di più il successo, dell’evento.
La Polizia di Stato con il G20 ha dimostrato che se adeguatamente motivata può fare sempre meglio, la motivazione in questo caso gli operatori l’hanno trovata nella loro indole, spinta dall’orgoglio di rappresentare un’intera nazione; ma sarebbe auspicabile che questi successi internazionali vedano il Governo, motivare sempre con più forza e con fatti concreti quel patrimonio nazionale rappresentato da quasi centomila uomini e donne in divisa da poliziotti.
Il nostro sindacato si sente di fare un plauso a colleghi e colleghe, che hanno saputo trasformare in un vanto per il nostro Paese nel mondo, un evento che si presentava denso di incognite, rischi e criticità.
Le 48 ore che hanno messo la capitale d’Italia al centro del mondo, hanno potuto contare su personale di polizia, preparato, capace e votato alla causa fino al punto di rinunciare a qualcosa per garantire la riuscita dell’evento.
Ci riferiamo ai poliziotti dei Reparti Mobili di Roma e d’Italia che per tamponare l’emergenza hanno rinunciato ai riposi, così come agli specialisti dei Reparti Prevenzione Crimine del Lazio e di tutta Italia, molti dei quali non hanno battuto ciglio, quando la situazione emergenziale li ha obbligati a rinunciare al pasto, a loro va un sentito grazie, come è da segnalare tutto lo spirito di servizio che ha motivato i colleghi di tutti i reparti e dei commissariati, che hanno svolto al meglio il loro compito, proponendo al mondo la faccia migliore della polizia italiana.
I pericoli erano dietro l’angolo, in un evento cosi problematico dal punto di vista organizzativo ed i poliziotti italiani hanno risposto presente anche nelle occasioni in cui le ordinanze di servizio non contemplavamo situazioni emergenziali.
Ringraziamo il signor Presidente del Consiglio che in un tweet ha rivolto ringraziamenti generici a tutti coloro che hanno consentito la riuscita, ma direi di più il successo, dell’evento.
La Polizia di Stato con il G20 ha dimostrato che se adeguatamente motivata può fare sempre meglio, la motivazione in questo caso gli operatori l’hanno trovata nella loro indole, spinta dall’orgoglio di rappresentare un’intera nazione; ma sarebbe auspicabile che questi successi internazionali vedano il Governo, motivare sempre con più forza e con fatti concreti quel patrimonio nazionale rappresentato da quasi centomila uomini e donne in divisa da poliziotti.
Roma 2 novembre 2021
IL SEGRETARIO G. NAZIONALE CONSAP
Cesario BORTONE