Che bel Paese è l’Italia. Un Paese con la memoria corta, specie nei confronti dei servitori dello Stato e dei loro familiari. E si perché solo da noi è possibile che pericolosissimi terroristi, tutti ex brigatisti, tutti reduci dalla lotta armata comunista che macchiò di sangue l’Italia degli anni settanta e ottanta, possano incontrarsi tutti insieme e festeggiare “i bei tempi”. All’osteria “Da Gianni” di Reggio Emilia, infatti, si sono rivisti Pietro Bertolazzi, Roberto Ognibene, Renato Curcio, Tonino Paroli e molti altri ex protagonisti degli anni di piombo.
Un bell’incontro per rievocare l’estate del 1970, quando proprio “da Gianni”, dopo alcuni giorni di discussioni e dibattiti, nacquero le Brigate Rosse. A prenotare la tavola sarebbe stato Lauro Azzolini, coinvolto nel delitto di Aldo Moro. E cosi – dichiara Giorgio Innocenzi, Segretario Generale Nazionale della Consap – mentre in tante famiglie di poliziotti e di umili servitori dello Stato ancora è forte il dolore e le ferite sono ben lungi dal rimarginarsi, a certi assassini incalliti è consentito ridere e assaporare “tortellini di burro e salvia, cappelletti e affettati accompagnati dal famoso gnocco fritto” alla faccia di chi ha immolato la propria vita per lo Stato. Possibile – conclude amaramente Giorgio Innocenzi – che non è possibile fare nulla per evitare almeno questa beffa?