In merito alla proposta in discussione in Parlamento della “marchiatura” con un codice alfanumerico del casco dei poliziotti impiegati in ordine pubblico, la Consap ritiene necessario e prioritario:
garantire che tutti gli operatori di polizia siano dotati di una telecamera sulla divisa, che possa documentare le circostanze che poi divenissero oggetto di indagine;
che durante manifestazioni di piazza si inibisca la presenza: a individui travisati o con il volto coperto da casco integrale;
che si possa interrompere immediatamente la manifestazione se si notano individui imbracciare scudi, bastoni, oggetti contundenti vari, o se vi siano lanci di bombe carta, armi letali che provocano danni fisici permanenti ai poliziotti; che l’evento di protesta non operi deviazioni di percorso.
Al verificarsi di anche una solo di queste circostanze turbative, la Consap auspica che l’autorità di PS (leggasi:questore), così come prevede la legge (Tulps)) sciolga immediatamente e senza tentennamenti la manifestazione.
Lo dichiara Cesario Bortone Segretario Generale Nazionale della Consap che aggiunge: troppo spesso abbiamo assistito a una eccessiva tolleranza da parte delle autorità, anche quando gli atti violenti dei manifestanti, divenivano di una certa gravità; è evidente che sia questo “volere politico” a condizionare le direttive operative dei questori.
Questo modus operandi, però, rischia di innescare nei manifestanti violenti una sensazione, se non un’assoluta certezza che si possa godere, mischiati tra la folla, di una sorta di impunità di fatto, prosegue Bortone, che chiosa: il diritto di manifestare non può cozzare e calpestare impunemente altri diritti.
La violenza dei manifestanti si riversa sempre più spesso sulle forze dell’ordine che diventano uniche vittime sacrificali. Le recenti manifestazioni di piazza stanno a dimostrare che frange di estremisti violenti approfittano di questo stato di cose per infiltrarsi fra i manifestanti pacifici per sfogare un’inaudita, quanto gratuita, violenza ed è per questo che occorre un’inversione di tendenza non più procrastinabile…poi se volete potremmo parlare di caschi identificativi, non ci fanno paura, noi siamo certi di saper fare il nostro lavoro..