È andato lì, ad Amatrice, a scavare per salvare vite. È arrivato poche ore dopo la scossa che ha buttato giù tutto. Gianluca Salvatori, alias «agente Drago», è il poliziotto che faceva parte del Settimo nucleo mobile, quello messo alla gogna per le violenze alla scuola Diaz di Genova.
Oggi è Segretario Provinciale della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia di Roma. Ma è, prima di tutto, uno degli agenti che ha visto l’inferno fra quelle macerie.
Centinaia di morti, case rase al suolo, sofferenza. È quello che ha visto ad Amatrice?
«Ho visto il dolore. Guardi, non si è mai preparati ad estrarre il corpo di un bambino, ma quello che ti fa piangere, che ti lacera dentro, è l’immagine di un papà morto abbracciando il figlio nell’intento di proteggerlo (si commuove al telefono mentre lo racconta, ndr). Questo terremoto infame ha portato via tanti, troppi bambini».
Quante persone ha tirato fuori dalle macerie?
«Tante, purtroppo. Certe cose sono impossibili da raccontare. Quando sei lì…