(AGENPARL) – Roma, 04 gennaio 2018 – “Nelle ultime quarantotto ore la città di Roma, e con essa i suoi i suoi abitanti, è stata offesa, calpestata, umiliata da tre gravissimi fatti di cronaca nera – Dichiara la Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato –
I protagonisti per l’ennesima volta sono tre irregolari: il primo fatto si è verificato all’interno di un grande nosocomio romano dove un somalo, dopo essersi travisato da infermiere, ha tentato di violentare una partoriente; l’altro episodio si è registrato all’interno di un parco pubblico pieno di bimbi che giocavano dove un uomo, originario del Bangladesh, dopo essersi abbassato i pantaloni ha aggredito una ragazza nel tentativo, fortunatamente non riuscito grazie alla prontezza della vittima, di violentarla.
L’ultimo, soltanto per ordine di tempo ma non per gravità, è avvenuto all’interno della stazione termini dove un tunisino ha molestato pesantemente una donna che era in attesa della metro infilandole le mani sotto la gonna.
Tre luoghi – Dichiara Stefano Spagnoli, segretario nazionale della Consap – che nell’immaginario collettivo e per senso comune dovrebbero rappresentare non diciamo l’icona del vivere monastico, ma almeno della tranquillità (se uno non si sente sicuro e protetto in un ospedale, dove altro potrebbe esserlo?!).
E Roma non è l’unica città quotidianamente calpestata, violentata ed umiliata da criminali senza scrupoli e senza rispetto per l’essere umano.
Tutti i giorni, nessuno escluso, la cronaca ci racconta di atti delinquenziali efferati ed ignobili che vengono consumati in tutto il Paese; basti ricordare la povera ottantaquattrenne uccisa qualche giorno fa in provincia di Bari, probabilmente perché usata come scudo, da un pregiudicato, per difendersi da un agguato.
È fin troppo evidente che la responsabilità di tutto ciò – Continua Spagnoli – è di chi ha pervicacemente perseguito, “curato” e “gestito” (male) a scapito dei cittadini, politiche rivelatesi totalmente fallimentari sul piano stesso della sicurezza.
Sono anni che, come Sindacato di Polizia, denunciamo la debacle della sicurezza e della giustizia in Italia dove ormai vige la legge del più forte o di chi non ha nulla da perdere, come sono coloro che, autorizzati da una politica buonista ed affarista, vivono “legittimamente irregolari” nel nostro paese.
Tutto ciò al netto del grande, grandissimo sforzo quotidiano delle forze dell’ordine – continua Spagnoli – che quando arrestano qualcuno vedono poi, nella stragrande maggioranza delle volte, vanificato il loro lavoro nelle 24 ore successive per scarcerazioni facili dovute alle maglie larghe della nostra giustizia e ad alcuni magistrati che, al caldo di un termosifone o al fresco di un condizionatore, si preoccupano più di verificare se le manette sono state strette troppo ai polsi dell’arrestato piuttosto che del grave reato che ha commesso il delinquente.
Diciamolo forte e chiaro una volta per tutte – conclude il segretario nazionale – qui sono saltate le regole basilari della convivenza civile e la sicurezza dei cittadini ha subito un processo di forte destrutturazione.
E’ assolutamente indispensabile ed urgente, quindi, che la politica cambi passo in tema di sicurezza e giustizia prima che sia troppo tardi, abbandonando quel concetto deleterio di buonismo e rendendo invece le attività di Polizia Giudiziaria realmente propedeutiche ad una successiva giustizia severa e soprattutto efficace nella certezza della pena.