Si riproduce la lettera diffusa dal Presidente Nazionale, Mauro Pantano in risposta alla lettera di dimissioni dell’ex Segretario Nazionale Vicario.
“Mi trovo a scrivere nuovamente in merito ad un questione che sta assumendo toni troppo accesi, indicativi pertanto che, inesorabilmente il “lungo e proficuo percorso” da te intrapreso nella CONSAP, si stia avviando purtroppo ad una definitiva risoluzione.
Le tue rappresentate divergenze “politico – sindacali”, altro non sono che il frutto di un rapporto sin dalle origini improntato sulla conta dei numeri e sulle pretese valenze di rappresentanza.
Oltre alla conta algebrica ci sono principi di mutualismo e di solidarietà; c’è un anima, quall’anima che ha reso forte la CONSAP e che ha permesso in tanti anni di sostenere ragioni, esercitare tutele e raggiungere obiettivi.
Da noi non esistono correnti; ci lega un sano rapporto di amicizia e di solidarietà; un forte spirito di unitaria appartenenza che ci permette di essere forti e di guardare al futuro con fiducia e sicurezza; abbiamo sempre lavorato all’integrazione dei nuovi quadri sindacali senza alcun spirito di separazione finalizzato a scalate ed a prese di potere.
Sin dal tuo ingresso nella nostra Organizzazione Sindacale, il Segretario Generale ed i Segretari Nazionali ti hanno dato il massimo della disponibilità riconoscendoti, con loro correlato sacrificio, permessi e risorse oltre le tue spettanze, permettendoti di crescere e di raggiungere buoni livelli di consenso associativo.
Il processo degenerativo dei rapporti è verosimilmente stato ingenerato dal mancato riconoscimento dello slancio di generosità che tutti i componenti della Segreteria Generale hanno avuto nei tuoi confronti ricevendo, diversamente, da parte tua, valutazioni di incapacità.
La determinazione assunta dalla Segreteria Generale, di ridurre risorse e permessi, rappresenta pertanto un riequilibrio; un recupero di uniformità su tutto il territorio nazionale, che permette di conferire anche ad altri maggiori strumenti e migliori opportunità di crescita.
In riguardo al tuo sostenuto mancato contatto telefonico dal 21 dicembre u.s. con il Segretario Generale, mi risulta che tu lo abbia incontrato, dopo quella data, oltre che nelle due riunioni di Segreteria Generale, anche riservatamente ad un pranzo, in occasione del quale ti avrebbe rivolto invito, da te rigettato, a ricomporre bonariamente gli attriti insorti con i componenti della Segreteria Generale.
I tuoi asseriti di “discutibili” scelte di “non sostenere politicamente ed economicamente” la tua difesa e quella di “validi quadri sindacali attaccati ingiustamente dall’Amministrazione”, sono completamente privi di fondamento.
Riguardo alla tua questione, per la quale hai agito in totale autonomia, senza ricercare le necessarie concordanze, hai avuto comunque il sostegno della Segreteria Generale che ha deliberato uno stanziamento del quale mi risulta peraltro tu ne abbia già ricevuto una parte.
In riguardo in ultimo alla sostenuta mancata difesa di “validi quadri”, debbo smentirti e ricordarti che io te ed il Segretario Generale ci siamo spesi abbondantemente, ottenendo dal Capo della Polizia il miglior risultato possibile, ritenuto eccellente dai componenti della Segreteria Generale.
Nel prendere atto che hai deciso di intraprendere un nuovo percorso con altra O.S., ti auguro di ottenere le massime soddisfazioni”.