In questi giorni di gelo polare, non solo dal punto di vista meteorologico, coprirsi dietro un paravento non può essere la soluzione utile per attendere che torni il sereno e il caldo. Tra i problemi che più stanno coinvolgendo le organizzazioni sindacali, c’è sicuramente il concorso per 1400 vice ispettori, bandito nel 2013. Dal 18 dicembre 2015 la Consap si è interessata al problema senza mai cambiare linea. Non è certo la richiesta di un incontro col Capo, congiunta con le altre sigle sindacali che può farci cambiare idea, o atteggiamento, davanti ad un problema serio e grave come la procedura concorsuale in questione. Nessuno potrà mai additare la Consap di non essere stata coerente nella sua condotta, neanche sterili comunicati di altre OO.SS. Sin dal primo momento, la Consap si è proposta di tutelare la trasparenza e la legalità in ogni attività della Polizia di Stato, alla luce del sole, senza bisogno di sotterfugi, né di attribuire ad altri responsabilità non proprie. Non ci siamo mai schierati in favore dei non idonei, con pretese di allargamenti o soluzioni irragionevoli ai “papocchi ministeriali”, ma abbiamo sempre detto che chi è stato escluso ingiustamente doveva essere rimesso in corsa. Altresì, non abbiamo mai messo in discussione che la maggior parte dei colleghi idonei abbiano meritato lo status con cui stanno attendendo l’emanazione della graduatoria di merito e l’inizio dell’ambito corso di perfezionamento. Non abbiamo mai avuto timore di denunciare che le procedure concorsuali in argomento sin dall’inizio sono apparse alquanto anomale. Questi fatti sono sempre stati da noi segnalati all’Amministrazione, che inizialmente ha fatto finta di niente, comportandosi anche con una certa arroganza. Basti pensare alla risposta data ai colleghi che avevano richiesto la ricorrezione dei propri elaborati in autotutela. Ebbene sì, in quel caso la Commissione nominata per la procedura concorsuale, ritenne opportuno procedere ad una “sommaria rivisitazione”, respingendo ai mittenti le istanze, confermando i giudizi precedentemente espressi. Fu in quel momento che la Consap prese una posizione netta, espressa con il comunicato del 16/04/2016 . Non avendo avuto risposte chiarificatrici dal Dipartimento, che continuava a tenere la testa sotto la sabbia, abbiamo continuato a difendere i principi costituzionali su cui tutti noi abbiamo giurato. Il buon andamento della P.A. l’uguaglianza e la trasparenza, non sono principi che possono essere dimenticati o disapplicati all’occorrenza. Non abbiamo mai nascosto di aver segnalato all’ANAC le molteplici anomalie riscontrate, ma di certo, non abbiamo mai chiesto l’annullamento del concorso, proprio per non danneggiare tutti quei colleghi che meritatamente hanno superato tutte le prove concorsuali. Sia ben chiaro, anche tra i quadri della Consap ci sono colleghi che hanno superato la lunga selezione, ma le battaglie giuste si combattono o non si combattono, gli ideali non hanno tessere sindacali, né possono essere sbandierati solo al momento del bisogno.
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