(AGENPARL) – Un paese sicuro grazie all’impegno ed al sacrificio delle Forze di Polizia, questa è l’Italia secondo la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia che si complimenta con i colleghi che ad un posto di blocco vicino a Milano hanno freddato l’uomo più ricercato d’Europa, il terrorista tunisino Anis Amri.
“Nell’esprimere un forte in bocca al lupo al collega rimasto ferito – prosegue la Consap – possiamo dire che stanotte alle tre e mezza abbiamo capito perché l’Italia è uno dei paesi più sicuri d’Europa”.
La brillante operazione di stanotte dovrebbe indurre la politica a potenziare questa risorsa che sono gli uomini e le donne delle forze di polizia italiane, che ridotti nel numero, con mezzi tecnologici non sempre all’altezza, con armi pericolosamente vicine alla scadenza naturale, con corsi di addestramento ridotti ai minimi termini garantiscono un impegno ed una qualità d’azione di altissimo livello.
Più risorse per le Forze di Polizia ma anche una normativa più stringente che possa fare in modo che il lavoro degli uomini in divisa non sia vanificato dalle maglie larghe della Giustizia italiana. “
Sulla circostanza che il criminale nordafricano fosse venuto a rifugiarsi in Italia c’è però da fare una considerazione – precisa il Segretario Nazionale della Consap Stefano Spagnoli – come dimostrato non l’ha fatto perché in Italia è più facile sfuggire alla Polizia, ma potrebbe averlo fatto perché questi profughi criminali vedono ormai il nostro paese come un ventre molle, con leggi deboli e meccanismi di accoglimento farraginosi, dove poter sparire dai radar per magari poi tornare a colpire. Riflettiamo su questo – conclude Spagnoli – perché potremmo non essere sempre così bravi da intercettare e neutralizzare questi pericolosissimi “lupi solitari”.